Piazza Affari ha chiuso in rialzo
(Ftse Mib +0,63% a 26.132 punti) una seduta caratterizzata da
scambi piuttosto vivaci per 2,77 miliardi di euro di
controvalore, con il paniere principale spaccato in due. In
rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 101,7 punti, con il
rendimento in crescita di 1,4 punti allo 0,792%.
Ha brillato su Unicredit (+5,1%), in linea con l'andamento
del settore in Europa, alle prese con il dossier Mps (+1,43%),
su piotesi di passi avanti nella trattativa con il Mef. Bene
anche Bper (+3,84%) e Banco Bpm (+2,88%), mentre ha segnato il
passo Carige (-3,93%). Nuovi massimi da giugno per Leonardo
(+4,2%), sulla scia della cessione di Itp Aero da parte di
Rolls-Royce, che ha vivacizzato il settore in Europa. Il rialzo
del greggio (Wti +1,61% a 75,17 dollari al barile) ha spinto Eni
(+2,32%) insieme a Tenaris (+3,37%), favorita anche dalle
quotazioni dell'acciaio (+1,24%). Bene anche Saras (+1,71%) e
Saipem (+1,68%).
Acquisti su Tim (+3,05%), che ha fatto meglio dei rivali in
Europa, mentre hanno pesato Diasorin (-3,7%), Amplifon (-2,94%),
Moncler (-2,15%), Interpump (-1,87%) e Recordati (-1,3%). Segno
meno per Prysmian 8-1,06%), Enel (-1,01%), Terna (-0,78%) e Snam
(-0,7%). Poco mosse Cnh (-0,17%) e Ferrari (-0,16%), positiva
Stellantis (-0,88%), più lenta però rispetto ad altri Gruppi in
Europa. Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di Triboo
(+9,7%), Elica (+5,85%) ed Edison (+3,59%), scivolone di La
Doria (-12,45%) e di Grandi Viaggi (-3,7%).
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