Le Borse europee rallentano,
appesantite dal calo del comparto energetico con il prezzo del
petrolio Wti che sale a 65,34 dollari al barile. Sui mercati
pesano le preoccupazioni sull'inflazione nonostante i
"funzionari della Fed minimizzano sull'aumento dei prezzi",
spiega gli analisti. Sul fronte valutario l'euro sul dollaro è
in lieve rialzo a 1,2172 a Londra.
L'indice stoxx 600 cede lo 0,3%. In rosso Londra (-0,5%),
Parigi (-0,3%), Francoforte (-0,2%), Madrid (-0,1%) e Milano
(-0,09%). Oltre al comparto dell'energia (-1%), procedono in
calo anche l'industria (-0,5%), le utility (-0,4%) e
l'informatica (-0,3%), quest'ultima con i timori per
l'approvvigionamento dei microchip. Fari puntati anche sulle
materie prime con l'oro che prosegue in rialzo a 1.851 dollari
l'oncia (+0,4%), il minerale di ferro (+0,4%) e l'argento
(+1,4%).
A Piazza Affari in calo Mediaset (-2,3%), Atlantia (-1,9%) e
Leonardo (-1,2%). Male anche i titoli legati al petrolio con Eni
(-1%), Tenaris (-1,7%) e Saipem (-0,4%). Seduta all'insegna del
buon umore per le banche dove è in luce Banco Bpm (+2%),
Unicredit (+1%) e Intesa (+0,2%). In controtendenza Bper (-0,7%)
e Mps (-0,3%).
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