Le banche hanno sostenuto Piazza
Affari (+0,1%) nella penultima seduta di settimana, con
Unicredit (+5%) in cima al listino principale nel giorno dei
conti, seguita da Bper (+1,9%), Banco Bpm (+1,3%), che li ha
diffusi a mercati chiusi, e Intesa (+0,7%) che li aveva resi
noti alla vigilia. In controtendenza Mps (-1,2%) con la
trimestrale e la Consob che l'ha collocata nella lista nera. In
salita lo spread Btp-Bund, a 114,1 punti e il rendimento del
decennale italiano, allo 0,91%. La pandemia, con la corsa ai
vaccini e l'influenza di trimestrali come quella di Moderna a
Wall Street, hanno tagliato un po' le gambe anche alle
principali Borse europee, con l'oro in allerta (+1,3%) a 1.815
dollari l'oncia a sera e gli altri metalli in corsa, in
particolare il ferro (+4,3%), a livelli record.
Scivolone per Tim (-5,5%), dopo notizie di stampa a proposito
della rete unica nel Pnrr, seguite da un annuncio del gruppo di
un esposto in proposito alla Consob, definendole "inappropriate
e prive di riscontri oggettivi". In netto rialzo ancora Cnh
(+4,4%), il giorno dopo i conti, e in positivo Stellantis
(+0,3%) tra le auto, non Ferrari (-2,8%). Bene nell'industria
Leonardo (+1%), che ha diffuso la trimestrale a Borsa chiusa,
non Interpump (-2%) e tra i semiconduttori Stm (-2,2%). Tra i
petroliferi, col greggio in discesa (wti -1,5%) a 64,6 dollari
al barile, bene Tenaris (+1,8%), ha tenuto Eni (+0,1%), mentre
ha perso Saipem (-1,1%). Hanno patito i farmaceutici, da
Diasorin (-1,9%) a Recordati (-3%), con la trimestrale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA