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Laura Tecce, con Underdog racconto chi si è fatto da sè

Laura Tecce, con Underdog racconto chi si è fatto da sè

"Per il titolo mi ha ispirato Meloni, ma il format già c'era"

ROMA, 05 giugno 2023, 08:03

Michele Cassano

ANSACheck

'UNDERDOG - Ho scommesso su di me ' dal 5 giugno in seconda serata su Rai2 Nelle foto: Laura Tecce (foto Iwan Palombi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

'UNDERDOG - Ho scommesso su di me ' dal 5 giugno in seconda serata su Rai2 Nelle foto: Laura Tecce (foto Iwan Palombi) - RIPRODUZIONE RISERVATA
'UNDERDOG - Ho scommesso su di me ' dal 5 giugno in seconda serata su Rai2 Nelle foto: Laura Tecce (foto Iwan Palombi) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Partirà lunedì 5 giugno il nuovo programma di Laura Tecce 'Underdog', in onda ogni settimana il lunedì alle 23.40 e in replica il sabato alle 10 su Rai2. Dieci appuntamenti, la prima metà a giugno e la seconda a settembre, con interviste a personaggi che hanno raggiunto il successo partendo da zero. Tecce è considerata in ascesa con il nuovo corso in Rai, ma per il momento assicura di essere concentrata solo sulla nuova trasmissione.

Quali saranno i primi personaggi intervistati? "Il termine underdog è mutuato dallo sport e per questo ho voluto iniziare con il simbolo delle Olimpiadi di Tokyo, Marcell Jacobs, che dopo problemi fisici e difficoltà personali è riuscito ad eccellere. Ci sarà un'introduzione del presidente del Coni Giovanni Malagò, perché il Coni è il regno degli underdog. Poi, nella seconda puntata, ci saranno Maurizio Zanella, che ha fondato da zero la sua azienda Ca' del Bosco. Tutto è nato quando da ragazzo, un po' ribelle, è stato mandato per punizione in una casetta nel bosco. Da lì ha fatto conoscere a tutti la Franciacorta. Una storia simile a quella di imprenditori come Renzo Rosso e Brunello Cucinelli, figli di contadini, che pure intervisterò in altre puntate. L'altra protagonista del secondo appuntamento è Cristina D'Avena, l'unica cantante al mondo ad avere avuto successo, nel pubblico da zero a ottanta anni, con i brani dei cartoni animati".

Quanti personaggi ha intervistato? "Saranno venti. Due per puntata, con interviste doppie e incrociate, per dare ritmo al programma e rispondere meglio ai diversi interessi degli spettatori. Li intervisterò nei loro posti del cuore, le loro aziende o le loro case, per raccontare non solo l'aspetto professionale, ma anche il lato umano".

C'è qualcuno che avrebbe voluto, ma non è riuscita ad intervistare? "In realtà no, piuttosto ho dovuto fare io delle scelte. Non ci sono molti imprenditori underdog. Anche nel mondo dello spettacolo ho escluso le mogli di e le figlie di. Da donna, ho voluto donne che si sono fatte da sole".

La definizione underdog è stata usata da Giorgia Meloni nel suo insediamento. E' venuta da lì l'ispirazione? "Solo per il titolo del programma, avevo già scritto precedentemente il format. In 'Onorevoli confessioni' avevo intervistato i politici. Poi mi è venuta l'idea di raccontare personaggi di altri settori che avevano avuto successo partendo da zero. Quando Meloni ha usato quell'espressione, ho pensato che fosse perfetta per il titolo".

Farà altri programmi in autunno? "Per il momento sono troppo impegnata con 'Underdog'. Non ho nessuna aspettativa e nessuna idea. Il programma si ferma ad agosto e riprende a settembre. Non so cosa succederà dopo, sono anche fatalista".

Crede di contribuire allo storytelling che la destra intende portare nel mondo culturale? "Io ho 45 anni e sono anni che contribuisco a questo storytelling, ma penso che la professionalità e il merito siano sufficienti. Poi non spetta a me dire cosa è giusto o sbagliato, non mi pongo il problema".

Con il programma che messaggio vuole dare? "Un messaggio positivo: credere in se stessi, ma anche nella risposta della collettività. Dagli imprenditori che danno lavoro attraverso un capitalismo umanista, agli sportivi che regalano un sogno. Io stessa faccio kick boxing da trent'anni, credo nell'autodisciplina e nel lavoro, che deve essere il perno della nostra società. Una giornalista, poi, può offrire una diversa sensibilità sulle tematiche sociali. Non sono femminista, ma credo che le donne possano dare un valore aggiunto".

Come giudica le ultime nomine in Rai. Pensa che ci sia un'occupazione della destra? "Sono una esterna, l'ultima che può parlare di questo, ma equilibrare non vuol dire occupare. Nessuno ha in mente occupazioni, lo hanno detto anche i vertici".

Nelle ultime nomine in Rai non c'erano molte donne... "Evidentemente quelli che sono stati scelti erano i migliori. Prima di tutto viene il merito e la competenza".

Come valuta l'uscita dalla Rai di Fabio Fazio e Lucia Annunziata? "Non mi risulta che siano stati cacciati. Annunziata si è dimessa e Fazio era in scadenza di contratto. Sono scelte loro che non mi sento di commentare".

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