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Montanari, nel Cacciatore 3 la mafia cambia volto

Tv

Montanari, nel Cacciatore 3 la mafia cambia volto

Dal 20/10 su Rai2 è il pm Barone, ispirato al libro di Sabella

ROMA, 18 ottobre 2021, 13:25

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

Francesco Montanari torna ne Il cacciatore 3, su rai2 dal 20 ottobre - RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Montanari torna ne Il cacciatore 3, su rai2 dal 20 ottobre - RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Montanari torna ne Il cacciatore 3, su rai2 dal 20 ottobre - RIPRODUZIONE RISERVATA

Riparte la caccia del magistrato Barone, ma la mafia cambia volto: "Evolve come le generazioni, non è più quella stragista, anche se lui teme per la sua vita ed è costretto a vivere in un rifugio segreto. Dall'altra parte il nostro protagonista scoprirà che gli eredi dei boss spesso sono colletti bianchi, contabili e dovrà adeguarsi ai tempi che cambiano capire chi è il nemico da combattere e sconfiggere". Parola di Francesco Montanari che parla del suo personaggio in una conversazione con l'ANSA alla vigilia del debutto della terza stagione de Il Cacciatore, la fortunata serie della seconda rete Rai sempre liberamente ispirata al libro 'Cacciatore di mafiosi' (Mondadori) di Alfonso Sabella, prodotta da Cross Productions, Rai Fiction e Beta Film, per la regia di Davide Marengo (per gli episodi 1, 2, 3, 5) e Fabio Paladini (per gli episodi 4, 6, 7, 8), in onda su Rai2 da mercoledì 20 ottobre alle 21.25, per un totale di quattro serate composte da due episodi, e in diretta su RaiPlay, dove gli episodi saranno sempre disponibili dopo la messa in onda. "Un personaggio, Saverio Barone - spiega l'attore, che nel 2018 per questo ruolo ha ottenuto il premio Flaiano e ha vinto come miglior attore protagonista a Canneseries, il Cannes International Series Festival - che come Dante si muove negli inferi a ritroso, passando dal paradiso al purgatorio all'inferno, per poi risalire la china, per seguire la sua lotta contro la criminalità mafiosa. La terza stagione de Il Cacciatore rappresenta un cambio di passo rispetto alle stagioni precedenti, una scelta resa necessaria dall'emergere di un nuovo tipo di mafia, diversa da quella che è stato abituato a combattere fino ad ora: è una mafia silenziosa, sommersa, una mafia che non fa stragi e che ha saputo insediarsi ed emergere anche in seno allo Stato". Un racconto della lotta alla criminalità organizzata tra action e poliziesco, senza perdere le sfumature di un periodo storico particolarmente tormentato per il Paese e per la Sicilia in particolare. Dopo aver affrontato la nuova mafia corleonese, emergente ai primi anni '90, e aver messo a segno la cattura di Brusca, il procuratore Saverio Barone dovrà destreggiarsi tra le minacce di morte - la prima puntata si apre in un bunker - il difficile rapporto con la figlia e l'arrivo di una nuova collega, interpretata da Linda Caridi, che superate le insicurezze saprà farsi spazio in Procura. Nelle otto puntate di cui è costituita la serie c'è un'altra new entry: Peppino Mazzotta, molto amato dal pubblico nei panni dell'ispettore Fazio, nel team del commissario Montalbano, e ora nel ruolo di Nicola Calipari. A Danilo Arena il compito di dare corpo a un ragazzo ansioso di entrare nel mondo della criminalità organizzata e dimostrarsi capace di farne parte. Alter ego letterario dello scrittore ed ex magistrato Alfonso Sabella, nella terza stagione della serie Barone affronta una crisi personale: "Mette in discussione il senso del suo lavoro: si domanda quante possibilità ha di riuscire a battere il suo nemico e cosa fare per non mandare in frantumi il suo universo personale", spiega Montanari. Un dualismo interiore che sullo schermo si traduce nei claustrofobici spazi del bunker sotterraneo in cui Barone è costretto in totale antitesi con l'ampiezza delle campagne corleonesi in cui si muovono i mafiosi a cui dà la caccia. Il percorso di evoluzione di Barone, il tentativo di riappropriarsi del suo universo affettivo non potrà che realizzarsi attraverso la rottura di queste geometrie per trovare così, infine, un orizzonte visivo nuovo, libero da vincoli, pieno di quella luce e quei colori a cui ha sempre rinunciato per poter essere il Cacciatore. Francesco Montanari è direttore artistico, con Davide Sacco, del teatro Mannini di Narni: "Sono molto soddisfatto della riapertura in presenza, abbiamo un bellissimo calendario. Il teatro è uno spazio vero di condivisione, è divertimento, è riflessione. Abbiamo un calendario ricco, da Ascanio Celestini (sabato 23 ottobre porterà in scena "Museo Pasolini") a Lino Guanciale con cui porterò in scena "L'uomo più crudele del mondo" (da mercoledì 9 a sabato 12 febbraio) e a uno spettacolo molto atteso con Elio Germano". Inoltre l'attore è tra i protagonisti di "Impero", serie tv Sky ambientata nel mondo del calcio, firmata Sky Studios e Èliseo Entertainment: "No comment assoluto".

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