Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Girone caccia i nazisti,storia di Wiesenthal per non dimenticare

Girone caccia i nazisti,storia di Wiesenthal per non dimenticare

Prima nazionale al Duse di Genova. Lo spettacolo convince

GENOVA, 03 dicembre 2022, 10:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il nostro errore fu quello di pensare che il popolo di Goethe e di Schiller mai avrebbe potuto credere a Hitler". E' una frase pronunciata da Simon Wiesenthal, il protagonista del drammatico monologo "Il cacciatore di nazisti" scritto e diretto da Giorgio Gallione e andato in scena il 2 dicembre al Duse in prima nazionale dopo l'anteprima estiva al Campania Teatro Festival. Una produzione del Teatro Nazionale di Genova con Ginevra Media Production e con un convincente Remo Girone protagonista del monologo.
    Attingendo direttamente a scritti e memorie dello stesso Wiesenthal, Gallione racconta l'incredibile storia di questo uomo ebreo che, sopravvissuto a cinque lager nazisti, ha dedicato il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell'Olocausto. La scena di Guido Fiorato è uno spazio affollato da pile di schedari, che archiviano 22.500 nomi di SS. Il fondale è una collezione macabra di occhi che fissano impotenti. Gallione ha immaginato il Centro di documentazione ebraica fondato da Simon Wiesenthal a Vienna. Nel 2003, nel giorno del suo addio al lavoro, l'uomo si rivolge al pubblico, ripercorrendo gli episodi emblematici di 58 anni trascorsi a inseguire coloro che pianificarono la morte di più di 11 milioni di persone, tra cui 6 milioni di ebrei. L'ex prigioniero numero 127371, scomparso nel 2005, è riuscito a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti.
    Il testo è una narrazione dura, forte, della malvagità nazista: Wiesenthal alterna le sue riflessioni a letture di lettere e documenti, da Anna Frank alla giovane "cronista" di Vilnius le cui estreme parole affidate a un diario chiudono lo spettacolo: "Non dimenticatemi mai. Mi fido di voi".
    Accompagnato da una colonna sonora di Paolo Silvestri, lo spettacolo è non solo una drammatica e coinvolgente riflessione storica su uno dei momenti più tragici della storia dell'umanità, ma anche un invito a non abbassare la guardia, a vegliare sugli allarmanti segnali di risveglio di un neonazismo mai davvero debellato
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza