Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Britney Spears (virtuale) dice la sua in aula

Britney Spears (virtuale) dice la sua in aula

NYT, da anni vuole uscire dal giogo del "padre padrone"

NEW YORK, 23 giugno 2021, 17:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Alessandra Baldini) Dopo 13 anni sotto il giogo del "padre padrone", Britney Spears dice la sua in aula sotto gli occhi puntati di tutto il mondo e dei fan che fuori dalla corte reclamano la sua "liberazione". L'udienza in formato virtuale nella Stanley Mosk Courthouse e' in programma alle 13:30 (ora di Los Angeles) ma il New York Times ha anticipato il pensiero pop star pubblicando documenti legali da cui emerge l'insofferenza della quasi quarantenne diva per il rigido sistema di controllo esercitato dal padre Jamie su ogni aspetto della sua vita: dagli uomini con cui si e' accompagnata al colore degli armadietti della sua cucina.
    Mentre Britney guadagnava milioni di dollari con i concerti a Las Vegas Jamie le autorizzava una "paghetta" da duemila dollari a settimana chiedendo di verificare ogni minima spesa, ha appreso il New York Times. Britney non ha mai chiesto formalmente finora di revocare la "custodianship" esercitata dal padre come reclamano i suoi fan in tutto il mondo riuniti nel movimento #FreeBritney, ma gia' nel 2014, riporta il Times, aveva espresso il suo malessere per l'istituto legale usato di solito per anziani e persone non piu' in grado di intendere di volere e i cui lati oscuri sono stati esplorati nel film candidato agli ultimi Oscar "I Care a Lot". La richiesta di apparire in corte senza filtri, sia pure in formato virtuale, risale allo scorso aprile. Britney ha parlato in tribunale solo una volta, nel maggio 2019, ma la deposizione allora fu a porte chiuse e non emersero particolari. Quello stesso anno la Spears aveva fatto informato la corte di essersi sentita costretta a ricoverarsi in un centro per la salute mentale e a salire contro la sua volonta' sul palcoscenico quando aveva la febbre a 40. Aveva detto anche di aver pensato al ritiro dalle scene, ma di non poter prendere una decisione autonoma perche' vincolata dalla "conservatorship".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza