MARIA CHIARA RISOLDI, CAMMINA LEGGERA
(Manni, pp. 160, 17.50 euro)
Matilde è una "professionista affermata di sessantasei anni,
compagna di un giornalista settantacinquenne, una donna
emancipata, granitica, a volte dogmatica, con un'intelligenza
analitica, in grado di razionalizzare, capire, giustificare,
tollerare e rimuovere". Eppure, anche lei, nonostante
l'equilibrio e la maturità acquisiti, subisce l'urto di un
dolore troppo grande, quello vissuto dopo aver perso il
fratello, e crolla in pezzi. Inizia da qui il romanzo di Maria
Chiara Risoldi dal titolo "Cammina leggera", edito da Manni, che
analizza l'esistenza di una donna e il suo percorso di
rinascita.
Con un registro narrativo asciutto ma non freddo, Risoldi
racconta una vicenda toccante e accende i riflettori
sull'importanza di compiere, a qualsiasi età, un cammino di
conoscenza e di ascolto di se stessi. Pagina dopo pagina il
lettore segue Matilda che, giudicando e giudicandosi, in un
esame senza sconti per sé e per gli altri, affronta la
sofferenza, e con occhi nuovi guarda i suoi amori, il lavoro, la
famiglia, trovando risposte ma, soprattutto, domande. Nel libro
lo sguardo non si focalizza solo sulla protagonista ma si
allarga anche al contesto sociale, scavando nelle pieghe di anni
complessi, in cui tanti sono i cambiamenti personali e
collettivi.
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