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Libri: un noir fra nazisti e anarchici nell'Italia del '44

Libri

Libri: un noir fra nazisti e anarchici nell'Italia del '44

Esordio di Emiliano Pianini con 'Ho ucciso' ambientato a Carrara

ROMA, 23 dicembre 2021, 16:20

Redazione ANSA

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EMILIANO PIANINI, 'HO UCCISO' (Newton Compton, pp. 416, euro 9,90).
    Un romanzo noir che permette un'avvincente immersione storica nell'Italia sotto l'occupazione nazista durante la Rsi. E' 'Ho ucciso', esordio per Newton Compton dello scrittore toscano Emiliano Pianini, che ha scelto Carrara, la sua città, per un giallo ambientato nel maggio del '44, quando si sperava nella liberazione alleata che però arrivò solo un anno dopo. E proprio Carrara col suo spirito ribelle e anarchico rappresentava una possibile minaccia per l'occupante tedesco. Ancor di più quando la legge viene violata, come accade nel romanzo dopo l'omicidio dei conti Bigotti, molto vicini al regime fascista repubblicano, che vengono trucidati nella loro villa con tanto di scritta anarchica col sangue lasciata sul muro della loro camera da letto. Immediata l'attribuzione di colpevolezza ai partigiani da parte delle autorità nazifasciste e il successivo loro ultimatum con la minaccia di rappresaglia: o l'assassino viene trovato entro due giorni o a farne le spese saranno i civili. In una corsa contro il tempo per cercare di fermare l'orologio che segna i minuti verso l'ennesima strage nazista in quelle zone - ce ne furono diverse in quei mesi - ci sono il maresciallo dei carabinieri, Attilio Ferraris, e il suo brigadiere Ermanno Luci.
    A quest'ultimo vengono affidate le difficili e delicate indagini. Ha 33 anni, arriva a Carrara da un piccolo borgo dell'Appennino "che aveva lasciato appena era stato possibile e, dopo pochi mesi di addestramento a Como, aveva preso servizio in quella città così vicina al mondo e così lontana dai proclami del Ventennio". Come lo definisce l'autore: "Era un carabiniere, lo era prima ancora di diventarlo". Il romanzo tramite il ricorso al genere noir offre una prospettiva vivida e drammatica di quei giorni. E si fa riferimento anche al grande ruolo delle donne di Carrara e alla loro coraggiosa rivolta del luglio '44 contro le autorità nazifasciste, nel libro immaginata nella sua fase embrionale.
   

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