ROSARIO SORRENTINO, INTERVISTA ESCLUSIVA A FREUD DA NEUROLOGO A NEUROLOGO (Vallecchi Firenze, pp.180, 14 euro)
E' un dialogo "impossibile" con il Padre della psicoanalisi quello proposto da Rosario Sorrentino nel suo "Intervista esclusiva a Freud da neurologo a neurologo", edito da Vallecchi, una provocazione per stimolare una discussione in merito al pensiero e al metodo introdotto dal celebre scienziato austriaco. Partendo proprio dal grande impatto avuto dalle teorie di Freud sul modo di pensare e agire delle persone, sul linguaggio e sulla cultura, Sorrentino intende però provare a smontare le teorie del collega usando il "metodo scientifico" e quindi provando a confutarle. Secondo l'autore infatti quello che propone Freud è ormai superato dai progressi della scienza: ciò che anni e anni di psicoanalisi non riescono a risolvere, con la conseguente cronicizzazione dei problemi dei pazienti, può invece trovare una possibile soluzione grazie allo sviluppo attuale delle neuroscienze, con l'uso di terapie cognitivo comportamentali e di psicofarmaci. Riconoscendo la genialità del neurologo austriaco e anche l'importanza dell'ascolto e di un rapporto empatico medico-paziente, ma ponendosi contro l'approccio dogmatico e reverenziale con il quale spesso ci si rivolge a Freud, Sorrentino afferma nel libro che non ha senso restare anni nella gabbia della sofferenza con un'analisi perpetua, ma conviene provare a capire la "materia" dell'inconscio anche curandolo con dei farmaci, senza averne paura.
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