Il Nobel per la Letteratura 2023 sarà
annunciato giovedì 5 ottobre. Come sempre non trapela nessuna
indiscrezione su candidature e valutazioni dell'Accademia Reale
Svedese. Mentre sui siti di scommesse e nei salotti letterari
si fanno ipotesi, scommesse e supposizioni, la rivista Micromega
lancia, nella sua rubrica Mappe del Nuovo Mondo, un 'Nobel a
sorpresa' con candidato inatteso lo scrittore Giuseppe
Montesano.
"Vogliamo inaugurare l'usanza di proporre un 'Nobel a
sorpresa', indicando cioè un'autrice o un autore che non vincerà
il premio, e a cui però per compensazione Mappe del Nuovo Mondo
vuole accostare il suo nome" spiega Andrea Maffei nel suo
articolo su Micromega.
Più che per la sua attività di romanziere (Nel corpo di Napoli
con Mondadori, Di questa vita menzognera con Feltrinelli)
Montesano è candidato dalla rivista per il suo impegno "di
saggista, e per il mastodontico lavoro su Baudelaire (Baudelaire
è vivo. I fiori del male, tradotti e raccontati per Giunti) e,
soprattutto, per Lettori selvaggi, di nuovo con Giunti. È
quest'ultima opera, in special modo, a consegnarlo alla Storia
letteraria" viene sottolineato. "Un tomo di quasi duemila pagine
che rappresenta l'opera che il grande Jorge Luis Borges avrebbe
sempre sognato di comporre e - per mancanza di disciplina, forse
- ha mancato di scrivere. Non è cosa da poco" secondo
Micromega..
Di questa inattesa controcandidatura Montesano dice: "Quando
mi chiedono di Lettori selvaggi, non so mai davvero cosa dire,
anche quando scopro che a Micromega ho dei lettori affettuosi
che si divertono con il gioco dei libri, e in più fanno
divertire me accostandomi, del tutto indegnamente, a un maestro
come Borges. Cos'è Lettori selvaggi non lo so ancora. So solo
che forse non sarò mai più così felice come quando scrivevo
Lettori selvaggi". "I miei amici - racconta lo scrittore - mi
avevano chiesto una lista di cose essenziali da leggere e da
salvare per il futuro, e io ho fatto la lista. Ma mi sembrava
arida, e allora, di colpo, mi è venuto il desiderio di far
toccare con mano i romanzi, le poesie e gli scrittori e gli
artisti che avevo amato e amavo ancora". Le pagine di Lettori
selvaggi, spiega Montesano, "sono state scritte con entusiasmo,
divertimento e passione, e come in preda a una trance lucida.
Per me, oggi più che mai, conta questo. Avere passioni e
pensieri che si possano condividere con gli altri", conta "il
dialogo tra sconosciuti, lo scrittore e il lettore, che si
incontrano per attingere a qualcosa che va al di là di entrambi
e dà senso a quello che si fa" dice Montesano e aggiunge: "Penso
che questo dialogo sia come acqua in un deserto. Altro che
premio Nobel!".
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