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Maraini, Nobel Ernaux sempre dalla parte delle donne

Maraini, Nobel Ernaux sempre dalla parte delle donne

Scrittrice, "ha meritato" il Premio dell'Accademia di Svezia

ROMA, 06 ottobre 2022, 18:49

Redazione ANSA

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(di Mauretta Capuano) Prima francese a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, Annie Ernaux "è sempre stata dalla parte delle donne". Lo dice all'ANSA Dacia Mariani dell'autrice di libri culto come 'Gli anni', con cui si è aggiudicata il Premio Strega Europeo 2016, di 'Memoria di ragazza' e de 'L'evento' che ha saputo fare del suo vissuto un messaggio universale capace anche di mostrarci come oggi non siano ancora stati veramente superati certi stereotipi e divisioni di ruoli tra uomini e donne, come ancora la parità sia stata raggiunta a parole, ma non nella realtà. "Non userei però la parola femminista, ormai legata a una ideologia che non c'è più" spiega la Maraini felice che a vincere il prestigioso riconoscimento per la Letteratura 2022 dell'Accademia di Svezia sia la scrittrice francese che ha da poco compiuto 82 anni. "Lo ha meritato e mi fa molto piacere. Ha trattato dei temi di grande attualità con coraggio, ma anche con originalità" sottolinea l'autrice Premio Campiello con 'La lunga vita di Marianna Ucria' e Premio Strega con 'Buio'. Con una scrittura "piatta come la lama di un coltello' la Ernaux ha raccontato l'aborto clandestino, la bulimia, le disuguaglianze tra uomini e donne, la vergogna, il giudizio degli altri, l'amore che sfida le convenzioni facendo un viaggio a ritroso tra memoria e scrittura ai suoi anni di ragazza, di donna, di madre. "La prospettiva di abortire non mi spaventava. Mi sembrava una cosa, se non facile, perlomeno fattibile, che non richiedeva nessun particolare coraggio. Una prova come altre" aveva raccontato all'ANSA la scrittrice quando è uscito 'L'evento' diventato un film di Audrey Diwan, che ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, in cui ha raccontato la storia di una studentessa francese di 23 anni che nel 1963 scopre di essere incinta e decide di abortire ma è costretta a farlo clandestinamente perché l'aborto è ancora illegale in Francia.
   

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