In concomitanza con il
Festivaletteratura apre a Palazzo della Ragione di Mantova, dal
7 settembre al 26 febbraio, una mostra dedicata a Fortunato
Depero (Fondo 1892 - Rovereto 1960), intelligente creatore
dell'estetica futurista teorizzata in Ricostruzione futurista
dell'Universo, firmato con Giacomo Balla nel 1915. Ideata da
Electa in collaborazione con il Mart di Rovereto e curata da
Nicoletta Boschiero, che è la responsabile della Casa d'arte
Futurista Depero, "Depero automatico acrobatico" porta per la
prima volta nella cittadina lombarda circa 80 opere realizzate
tra il 1917 e il 1938.
Nella sua lunga esperienza artistica Depero ha costruito una
forma d'arte totale che ha spaziato dalla pittura al teatro,
dalla scenografia alle arti applicate, dall'editoria alla
pubblicità divenendo uno dei protagonisti del movimento
futurista. E la rassegna mantovana si propone come un viaggio
attraverso questi molteplici ambiti creativi, scandita nelle tre
tappe geografiche del suo percorso artistico. Si parte da Capri,
dove prende il via una delle stagioni più creative dell'artista,
quella legata all'avventura teatrale, che avrà il suo acme tra
il 1916 e il 1918. A Rovereto nel 1919, finita la guerra, Depero
dà vita al sogno di aprire una casa d'arte specializzata nel
settore della grafica pubblicitaria, dell'arredo e delle arti
applicate e, in particolare, in quello delle tarsie in panno che
avranno un grande successo a Parigi, all'Exposition
internationale des arts décoratifs et industriels modernes. Dopo
i successi ottenuti in queste esposizioni Depero e la moglie
Rosetta si trasferiscono a New York, nel 1928, dove aprono la
Depero's Futurist House, una sorta di filiale americana della
casa d'arte di Rovereto.
L'impegno pubblicitario di Depero si concretizza con
collaborazioni con marchi di spicco e prepara numerosi progetti
di copertine per American Printer, Vogue, Vanity Fair, oltre a
realizzare le scenografie teatrali per New Babel. Un'ultima
sezione della mostra è dedicata alla pluriennale collaborazione
con il marchio Campari. Il catalogo della mostra sarà edito da
Electa.
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