La maternità è la
protagonista della mostra in programma al castello di Poppi
(Arezzo) dall'8 luglio al 1 novembre: la rassegna 'Nel segno
della vita. Donne e madonne al tempo dell'attesa' rientra nel
progetto espositivo di Terre degli Uffizi, curato dalle Gallerie
insieme a Fondazione Cr Firenze. Al centro del percorso
espositivo c'è il dipinto raffigurante l'Eremita Torello da
Poppi nell'atto di benedire una donna in avanzato stato di
gravidanza (olio su tela).
Restaurata proprio in questa occasione, la grande tela,
commissionata per la chiesa di Santa Trinita di Firenze, è
attribuita al pittore fiorentino Santi Pacini ed è datata alla
fine degli anni '70 del Settecento. In mostra anche un gruppo di
opere in prestito dalle Gallerie degli Uffizi, tra cui
l''Allegoria dell'Incarnazione e Sibille' e 'Il voto contro
natura', provocatoria scultura dell'artista siciliano
dell'Ottocento Salvatore Grita. Il sindaco di Poppi Carlo Toni
ha detto che "il castello si animerà di opere che richiamano la
maternità celebrando la vita come frutto che nasce dall'amore.
Un messaggio di speranza in tempi difficili". "Tra le molte
glorie del Casentino - commenta il direttore degli Uffizi Eike
Schmidt - si conta anche il Beato Torello, punto di partenza per
questa mostra dedicata alla maternità, al suo mistero, alla sua
centralità. L'evento dunque ha un valore sia locale che globale,
perché tocca argomenti che coinvolgono non solo i casentinesi,
ma tutta l'umanità". Per il presidente della Fondazione Cr
Firenze Luigi Salvadori "le mostre che abbiamo già inaugurato
confermano il gradimento del progetto che ha saputo intercettare
il piacere e il desiderio di un turismo 'slow' che vuole
immergersi in quella costellazione di piccoli centri in cui
l'opera dell'uomo è un ingrediente inestricabile dall'ambiente
naturale".
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