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Rosa Chemical, diversità mi ha fatto sentire sbagliato

Rosa Chemical, diversità mi ha fatto sentire sbagliato

A Sanremo con un messaggio contro discriminazioni e pregiudizi

ROMA, 01 febbraio 2023, 19:03

di Claudia Fascia

ANSACheck

SANREMO_ROSA CHEMICAL - COVER 'Made in Italy ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

SANREMO_ROSA CHEMICAL - COVER  'Made in Italy ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
SANREMO_ROSA CHEMICAL - COVER 'Made in Italy ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dissacrante e sfrontato. Volutamente provocatorio. Eccentrico. Rosa Chemical non si fa intimidire da Sanremo, da quell'atmosfera rarefatta del festival che può andare dall'abito da sera ai jeans stracciati, da quel pubblico di Rai1, che a volte a chiamarlo così sembra quasi un'offesa. Lui, Rosa Chemical ("il mio vero nome è Manuel Franco Rocati e quest'anno partecipo al festival, la cosa più Made in Italy che ci sia", si presenta a inizio incontro) arriva in gara all'Ariston da debuttante, ma con una storia già ben definita alle spalle.
    Poliedrico, eclettico, difficilmente etichettabile, ha dato sfogo alla sua creatività non solo a livello musicale - con influenze che spaziano dall'hiphop alla trap all'elettronica -, ma lavorando anche come modello per Gucci, come art and creative director e dedicandosi anche alla scrittura di videoclip. Nel 2019 pubblica Forever, il suo primo album, che è stato certificato disco d'oro, da lì una serie di collaborazioni (che lo hanno portato anche ad affiancare Tananai l'anno scorso nella serata cover del Festival). "Molto spesso sono giudicato perché diverso, ma dal diverso bisogna imparare, assorbire. In Italia invece ciò che è diverso è giudicato. E io da diverso in passato mi sono sentito sbagliato". Non a caso, a Sanremo, il 25enne artista di Grugliasco - paladino della libertà di essere se stessi senza farsi condizionare dalle norme della società - arriva con il brano Made in Italy e un obiettivo ben preciso: "portare un messaggio di libertà contro ogni tipo di discriminazione, per promuovere l'uguaglianza e il rispetto. Cerco di creare dibattito: sono sempre pronto a spiegare il mio punto di vista, ma se non c'è apertura mentale non mi sento di dover dire nulla". Anche se poi, rivela, "la mia partecipazione al festival non è iniziata con Made in Italy. Avevo presentato altre due canzoni, ma non erano abbastanza Rosa Chemical per chi di dovere. Si aspettavano il mio lato un po' ribelle, un po' casinista. Mentre quei brani erano più 'facili'". Nella serata dei duetti dovrebbe avere accanto a sé Rose Villain. Made in Italy - strofe accattivanti e ritmo dance con un tocco gipsy - invita ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfaccettature. Uno spaccato di realtà che si prende gioco di cliché, luoghi comuni e pregiudizi fino a romperli. "Nasce dalla voglia di esprimere quello che ho dentro, trattando l'amore contemporaneo - spiega ancora Rosa Chemical che ha scritto il brano con Paolo Antonacci -, che non è solo quello della famiglia tradizionale composta da padre e madre o del tradimento solo come atto sessuale con un'altra persone. Sentirsi dire che amore e sesso sono cose diverse è un messaggio forte, come anche quello di avere genitori dello stesso sesso: io sono stato cresciuto da mia madre, ma se fossero state due sarebbe stato anche meglio. Non so cosa aspettarmi dal pubblico, come reagirà: spero solo che abbia voglia di capire, di immedesimarmi in qualcosa di nuovo, di infrangere i tabù". In questa direzione va anche la copertina scelta per il brano, scattata da Kali Yuga in due versioni: una esplicita, quella ufficiale dove campeggia un corpo sfrontatamente nudo, ed una volutamente "censurata" con la donna ripresa solo in parte nel rispetto dei canali canonici utilizzati. Protagonista è Alex Mucci (influencer e content creator fra le più seguite sulla piattaforma OnlyFans) su una tavola imbandita che richiama i tipici simboli dell'italianità (tovaglia a scacchi, cibo in abbondanza, vino) da lei schiacciati in segno di riscatto. "Made in Italy è questo: è pizza e tovaglia a scacchi, è Alex Mucci, simbolo di una piattaforma vittima dei pregiudizi, ma anche vino rosso e spaghetti. Made in Italy è piedi, con cui calpestare ciò che è generalista e che chiude tutto dentro una gabbia fatta di tabù. Made in Italy vuole liberarci dalle censure, dagli stereotipi e dal politicamente corretto. Come? Siamo i primi in Italia a pubblicare la cover ufficiale del brano su OnlyFans".
    Nessuna paura di essere frainteso: "se così non fosse, sarebbe giusto parlarne. Il mio è anche un impegno a supporto del mondo del sex working. Le sex workers non sono prostitute, ma lavorano e vengono pagate".
   

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