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Mostro, The Illest, mia storia è nave che non si ferma

Mostro, The Illest, mia storia è nave che non si ferma

Esce Vol.III 27/1. 'No a artisti pop che fanno rap per moda'

ROMA, 27 gennaio 2023, 11:00

Francesca Pierleoni

ANSACheck

foto Mostro - RIPRODUZIONE RISERVATA

foto Mostro - RIPRODUZIONE RISERVATA
foto Mostro - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono sbagliato ma sono meglio di chi ero, sono brutale, spietato, sono sincero, apro gli occhi, creo, io piango, sono un sognatore, una crepa sopra un muro come un fulmine al rallentatore…". Sono fra i versi dell'Intro di The Illest, Vol.
    III il ritorno esplosivo, in uscita il 27 gennaio per Epic Records/Sony Music Italy, su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica, di Mostro (all'anagrafe Giorgio Ferrario), uno dei rapper più creativi ed estremi con il suo stile ironico e sferzante, della scena italiana. Questo terzo capitolo, del suo progetto più autobiografico, iniziato nel 2015 con the Illest, Vol.I e andato avanti nel 2019 con The Illest, Vol. II (in mezzo tanta altra musica, compreso l'album Ogni maledetto giorno, certificato platino) arriva con Mostro ormai considerato anche artista da alta classifica. "Avere un pubblico più ampio è stato molto stimolante - spiega all'ANSA - anche perché ho cambiato molto la realtà intorno a me. C'è stato anche un mio cambio di etichetta che mi ha dato un'energia di cui sentivo la necessità". Con la firma con Sony "ho cominciato a uscire più di casa, mi sono creato una rete maggiore che mi ha permesso di avere belle collaborazioni, da quella con una leggenda come Jake La Furia (in 'Rappresento') o con artisti come Il Tre (l'intensa Delusioni', un dialogo diretto con chi ascolta e con se stesso) e Madman (Noodles)". Nei 15 brani, fra gli altri feat, tutti a fuoco, anche quello con Rizzo, per Exit, una delle track più intime, su una storia d'amore al capolinea e con Emis Killa e Gemitaiz per Bottiglie Rotte, uscita anche fra i singoli. "Ho scoperto degli aspetti nuovi di me - sottolinea -. Ed era quello che mi serviva sapere, anche perché non voglio essere e non sono sempre solitario e inca..to. La mia scrittura sta diventando sempre più intima, ed è qualcosa che era giusto raccontare". Mostro vede il progetto 'The Illest', che ha intenzione di continuare, "perché c'è dentro la mia storia" come "una nave che non si ferma, con a bordo sempre più persone". Non manca nell'album la sua vena più feroce in brani come Veleno ("è la traccia più estrema, la più diretta, la forma rap che più piace a me, uno sfogo che sento vero") o Underrated, dove ironizza su quelli che "non vivono quello che scrivono però lo dicono uguale" e firma versi come " tu continui a fare il tuo pop ma non pisciare sul mio territorio". Mostro si definisce "un 'rapper soldato', perché sono cresciuto con artisti che lo consideravano il rap una cosa sacra da difendere. Io sono molto più d'accordo quando il rap si sposa con il pop, perché è un genere che nasce per mutare, si può fare rap sul metal, sul pianoforte. Però mi dà fastidio quando gli artisti pop iniziano a strizzare l'occhio al rap dopo averlo rinnegato per tantissimi anni. Ora siccome va di moda cominciano tutti a fare le strofette un po' più rappate. Sinceramente non ci servono". Tra le chiavi più riuscite dell'album, ci sono alcuni sguardi più intimi, come in 'Le chiavi di casa', dedicata al padre: "A un certo punto nella vita si cresce, e i tuoi genitori smettono di essere mamma e papà e diventano tuo madre e tuo padre. Li guardi come persone e ti rendo conto che hanno affrontato difficoltà anche più grandi delle tue - sottolinea -. Che non è tutto dovuto. Ci tenevo a mettere un punto, volevo dirgli che ho imparato tantissimo da lui e che se faccio bene quello che faccio è perché l'ho sempre visto impegnarsi in tutto". Ora lo attendono due appuntamenti instore a Roma (27 gennaio) e Milano (28 gennaio), mentre il tour partirà a maggio: "Cercheremo di andare nei principali club italiani".
   

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