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Terremoto: Legnini, ricostruzione pubblica avanza

Tra fine 2020 e fine giugno 2021 erogati da 266,5 a 410 milioni

(ANSA) - ANCONA, 23 AGO - "La ricostruzione pubblica, dopo anni di stasi sostanziale, comincia ad avanzare grazie all'effetto delle semplificazioni normative e delle ordinanze speciali in deroga che dispiegheranno pienamente i loro effetti nei prossimi mesi". È quanto viene detto nel terzo rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia colpito dai terremoti del 2016 e 2017, presentato oggi dal commissario straordinario, Giovanni Legnini. La spesa effettivamente erogata dallo stesso commissario, a valere sulla contabilità speciale, è cresciuta da 266,5 a 410 milioni di euro tra la fine del 2020 e fine giugno 2021 scorso. Significativo l'aumento dei pagamenti relativi alle opere per fronteggiare i dissesti e per lo smaltimento delle macerie, passati da 48 a 118 milioni di euro, come quelli destinati alla ricostruzione delle chiese, saliti da 33,5 a 81,1 milioni di euro. Le opere pubbliche comprese nell'Elenco unico e finanziate con 1,8 miliardi della contabilità speciale del commissario attraverso le ordinanze sono 1.288, alle quali si aggiungono le chiese e gli edifici di culto, le scuole del Progetto speciale, circa 300 piccoli interventi (attraverso gli sms solidali e ordinanza 104) e 89 nuove opere pubbliche finanziate con le ordinanze speciali in deroga. Nel complesso le opere pubbliche finanziate sono 2.619. Riguardano, in particolare: 936 chiese ed edifici di culto, 316 interventi sull'edilizia pubblica residenziale, 250 scuole, 236 opere di urbanizzazione, 150 sedi municipali, 152 opere pubbliche diverse, 143 dissesti idrogeologici, 102 strutture sociali, 93 cimiteri, 70 impianti sportivi, 66 torri, palazzi e mura urbiche, 42 teatri e musei, 35 caserme, 10 ospedali, 8 strutture sanitarie, 5 immobili culturali, 3 infrastrutture tecnologiche e 2 attrezzature sanitarie. Attualmente, come per la ricostruzione privata, è in corso una ricognizione più puntuale sia delle chiese che delle opere pubbliche danneggiate dal sisma che devono essere ripristinate, o che devono essere realizzate ex novo per favorire la ricostruzione, e che potranno essere finanziate con il nuovo stanziamento di 1,7 miliardi di euro disposto con la Legge di Bilancio e le altre risorse tuttora disponibili nella contabilità speciale. La prima fase del censimento affidato alla società pubblica Sose ha individuato, oltre quelli finanziati, almeno altri 184 istituti scolastici con interventi per 621 milioni di euro, e ulteriori 3.423 opere pubbliche di varia natura per un costo stimato di 2,8 miliardi di euro. In molti casi si tratta di opere anche indispensabili alla ricostruzione privata, a cominciare dalle reti dei sottoservizi, che solo in un secondo momento si sono rivelate molto danneggiate, se non distrutte, e che non sono mai state finanziate. La ricognizione sulle chiese e gli edifici di culto, attualmente in corso, ed in fase di verifica sulla base degli elenchi forniti dal Ministero dei Beni culturali e dalle diocesi, ha già evidenziato l'esistenza di 3-4 mila interventi da realizzare. (ANSA).
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