(ANSA) - PALERMO, 22 MAG - Tutto cominciò per caso tre anni
fa. Il portiere del palazzo in cui viveva Giovanni Falcone si
ritrovò tra le mani alcuni libri che pensò di portare nella sua
guardiola e di metterli a disposizione di tutti. Poi ne portò
altri e li espose su alcuni ripiani liberi. "Vediamo che cosa
succede", pensò Marcello Dell'Oglio. La sua idea era quella di
stimolare l'interesse per la lettura tra i condomini del palazzo
diventato, dopo la strage di Capaci, un luogo simbolo
dell'antimafia con l'albero intitolato al magistrato ucciso a
cui vengono appesi disegni, pensieri e messaggi di riscatto
civile. Ora ha la conferma di avere avuto l'intuizione giusta,
confida ai microfoni della Rai.
"La gente - dice - ha apprezzato l'iniziativa e anzi ha
pensato di sostenerla regalando altri libri e perfino qualche
enciclopedia". In breve il salone d'ingresso dell'edificio,
guardiola compresa, si è trasformato in una biblioteca
condominiale. Libri che vanno, libri che vengono, prestiti,
restituzioni. Marcello dell'Oglio è diventato un
portiere-bibliotecario: una funzione che all'inizio poteva
sembrare perfino eccentrica ma alla fine si è rivelata tanto
utile da essere apprezzata da tutti. Anche da chi risiede nella
zona del palazzo di via Notarbartolo e ha cominciato a usufruire
del servizio di Dell'Oglio.
"Attorno ai libri - conferma uno degli inquilini - si è
creata ed è cresciuta una piccola comunità".
In mancanza di un controllo, che sarebbe contrario allo
spirito dell'iniziativa, questo piccolo patrimonio librario è
affidato alla pubblica fede. È da mettere perciò nel conto che
qualche volume sparisca. Marcello Dell'Oglio però se ne fa una
ragione e ci scherza su: "Sarei contento se andasse comunque a
finire nelle mani di una persona che ha bisogno di
acculturarsi". (ANSA).