(ANSA) - MARSALA, 13 MAG - Ha compiuto 100 anni, a Marsala,
uno degli ultimi "internati militari italiani" nei campi di
prigionia e lavoro nazisti ancora in vita. E' Giuseppe Giattino,
ex bottaio, che abita a Marsala. Vedovo da 25 anni di Rosa
Criscenti, è stato festeggiato, ieri, dai figli Pietro, Vita e
Carmela, nonché dai più stretti familiari, fra cui 6 nipoti e 4
pronipoti. Il vice sindaco Paolo Ruggieri gli ha consegnato una
targa ricordo a nome della città e dell'amministrazione
comunale.
Nato a Marsala il 12 maggio del 1921, a 19 anni, come tanti
altri suoi coetanei, Giattino fu chiamato alle armi. Dopo un
paio d'anni passati a Treviso, dopo l'armistizio dell'8
settembre 1943, venne catturato dai soldati tedeschi e rinchiuso
in un lager in Polonia, dove rifiutò la proposta di arruolarsi
come volontario italiano nell'esercito nazista. Venne, quindi,
mandato ai lavori forzati in Germania, a Hildesheim, una
cittadina "passata alla storia - si legge in una nota diffusa
dall'ufficio stampa del Comune di Marsala - per la strage di
tanti prigionieri italiani". Durante i due anni di prigionia, fu
costretto a sfamarsi con bucce di patate e qualche foglia
d'insalata, con la speranza di poter tornare nella sua terra i
suoi genitori e gli altri due fratelli, che come lui erano in
guerra. Nel marzo del 1945, sfruttando la confusione creatasi
per un bombardamento sferrato dagli inglesi, insieme ad altri
commilitoni italiani riuscì, rischiando la vita, a fuggire. Il
viaggio di ritorno a casa, tra tante peripezie e pericoli, durò
circa un mese. A Marsala, seppe che i suoi due fratelli maggiori
non erano riusciti a salvarsi ed erano stati dati per dispersi.
Il prossimo 2 giugno, ha comunicato la Presidenza del Consiglio,
Giuseppe Giattino, che ha sempre gelosamente conservato il
foglio di prigionia redatto dai tedeschi, verrà insignito della
Medaglia al valore per i deportati di guerra. (ANSA).