(ANSA) - PALERMO, 30 LUG - Crescono i nuovi casi di Covid in
Sicilia, oggi sono stati 724 con incidenza del 5,5% su 13.233
tamponi processati, che è il doppio del dato nazionale del
2,67%, registrando alti quattro vittime nelle ultime 24 ore. E'
anche la prima regione in Italia con il maggior numero di
positivi al coronavirus ricoverati in ospedale. Al 27 luglio il
valore di occupazione nelle aree mediche è dell'8%. Il 'primato'
l'isola lo detiene anche per l'occupazione delle terapie
intensive, essendo al 4,7%. Dati che non fanno scattare cambi di
'colore', per il momento, ma che sono seguiti con attenzione
dalla Regione Siciliana.
"Ci muoviamo su due binari, come sempre - spiega il presidente
Nello Musumeci - a Timeline su Sky TG24 - da una parte l'opera
di persuasione, che è incessante e non si è mai fermata, e
dall'altra parte ci prepariamo al peggio: guai se pensassimo di
farci cogliere impreparati. I numeri - sottolinea il governatore
- sono ancora dalla nostra parte, non presentano alcuna
criticità, ma, per esempio, la scorsa settimana avevamo in
terapia intensiva 23 ricoverati, mentre questa settimana, dato
aggiornato alle ultime ventiquattro ore, siamo a 29 posti letto
occupati in terapia intensiva: questo è un segno evidente che
c'è una tendenza di crescita che mi sembra abbastanza costante".
"Siamo portati - prevede Musumeci - ad immaginare che nel mese
di agosto questa tendenza non possa arrestarsi proprio perché
gli assembramenti, i banchetti, il desiderio di volere stare
insieme molte volte pone in secondo piano il rispetto delle
regole. Quindi - osserva il presidente della Regione - non siamo
preoccupati, ma occupati ad evitare che debba accadere il
peggio, e nel frattempo spieghiamo ai siciliani, ma anche ai
turisti, e sono tanti per fortuna in questo momento in Sicilia,
che per evitare il peggio ognuno deve fare la propria parte".
Sulle vaccinazioni, con la Sicilia ultime sulle dosi
somministrate agli over 60, Musumeci lancia una 'stoccata' ai
medici di famiglia: "confidavamo molto in loro", ma "c'è stato
un impegno di una minoranza dei medici di famiglia, che voglio
davvero ringraziare", mentre "qualcuno non ha avvertito la
responsabilità etica di fare il proprio dovere". (ANSA).