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Cinema: un film sul giudice Terranova, le Madonie per set

Cinema: un film sul giudice Terranova, le Madonie per set

Ultimo ciak del regista Scimeca: "Era destino che lo girassi"

ROMA, 15 novembre 2022, 21:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Petralia Sottana, sulle Madonie, in provincia di Palermo, si sono concluse le riprese del nuovo film del regista Pasquale Scimeca sul giudice Cesare Terranova, ucciso a Palermo da Cosa nostra assieme al maresciallo Lenin Mancuso nel 1979. Da oltre un mese, le viuzze del borgo medievale sono state trasformate in un vero e proprio set.
    Diverse le location utilizzate: dal Palazzo Municipale alle stradine del centro storico, dall'ex convento dei Padri Riformati (base operativa della produzione) agli antichi palazzi del paese. Il 'Giudice T.', questo il titolo del film, è prodotto da Arbash scarl con Rai Cinema, è distribuito da Lucky Red, verrà trasmesso nelle sale, ma anche in tv, nel 2023. Del cast fanno parte Gaetano Bruno, nei panni del giudice Terranova; Naike Anna Silipo, nel ruolo di sua moglie Giovanna Giaconia; Peppino Mazzotta (l'ispettore Fazio nei vari 'Montalbano') interpreterà il maresciallo Lenin Mancuso; Claudio Castrogiovanni vestirà i panni del boss corleonese Luciano Liggio; Marco Gambino, nel ruolo di Luciano Raia, detto 'Cianuzzo', pentito di mafia. Al film ha partecipato anche Enrico Lo Verso, nei panni di un notaio. "La collaborazione fra l'amministrazione di Petralia Sottana e l'Arbash film - dice il sindaco di Petralia Sottana, Pietro Polito - è un importante progetto per la riscoperta e la valorizzazione della figura del nostro concittadino Cesare Terranova, antesignano della lotta alla mafia, nonché la dimostrazione di quanto, un progetto artistico, abbia importanti risvolti culturali ed economici per le aree interne. Tutta la macchina comunale, che ringrazio di cuore, ha dato il massimo per la buona riuscita dell'iniziativa". "Era destino che dovevo fare questo film - aggiunge il regista Scimeca -. Era destino che questo film dovevo girarlo a Petralia Sottana, la città dove il giudice è nato, dove ha vissuto i momenti più belli e spensierati della propria vita. È qui che ha conosciuto Giovanna Giaconia, è qui che si è innamorato, è qui che si è sposato. Questo film lo dovevo fare: per me è un dovere morale, alla faccia di tutti i farisei che lottano la mafia solo a parole o peggio ancora per fare carriera".
   

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