Una donna, 37 anni, alla 27esima
settimana di gestazione, ieri, in preda ai dolori del travaglio,
è partita da Mistretta per raggiungere l'ospedale più vicino, a
Patti, ma, in autostrada, all'altezza di Santo Stefano di
Camastra ha partorito. Il bimbo appena nato ha perso poco dopo
la vita nonostante fosse stato soccorso dal personale di
un'ambulanza. La donna è stata trasferita all'ospedale di Patti.
Sull'accaduto, ricostruiscono organi di stampa, è stata aperta
un'inchiesta.
"Dietro questa morte - afferma in una nota, Ella Bucalo,
deputata di Fratelli d'Italia - c'è tutta l'inefficienza
ospedaliera venuta fuori a seguito di una riforma sanitaria
cieca, decisa dal governo centrale, che stabilisce il taglio di
parecchi punti nascita negli ospedali italiani. Quel bimbo è
morto perché il punto nascita più vicino era quello
dell'ospedale di Patti: la politica ha tagliato quello di
Mistretta, Comune in cui vive la partoriente, e quello di
Sant'Agata Militello, poco distante da casa invece quello di
Patti, verso cui necessariamente hanno dovuto dirigersi i
genitori dello sfortunato neonato, è distante parecchi
chilometri. E questo succede perché, in linea con le decisioni
di governo, anche la Sicilia ha dovuto tagliare i punti nascita
che registravano meno di 500 parti l'anno". "Oggi, che la morte
di questo bambino - aggiunge Ella Bucalo - dovrebbe toccare le
coscienze politiche, ritengo impellente rivalutare questi
criteri e ripristinare un reparto che deve puntare a salvare
vite umane e non logiche inadeguate ai bisogni del territorio".
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