"L'intento è quello di offrire la
possibilità di riflessione anche a un solo spettatore, noi siamo
già contenti. Una lente di ingrandimento sulla giornata tipo di
una persona affetta da disabilità in una città dove le barriere
architettoniche sono un quotidiano percorso a ostacoli. Quello
che ci sta a cuore è far capire come noi per primi dobbiamo dare
un contributo". Salvo Ficarra e Valentino Picone, smessi i panni
della coppia regina della risata, indossano quelli di
produttori, in una doppia conversazione con l'ANSA parlano de Il
figlio di Tarzan un documentario di 45 minuti sulla Palermo
giungla per i disabili, diretto dalla regista Mariagrazia
Moncada e realizzato, appunto, dalla loro Tramp Limited, in onda
il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle
Persone con Disabilità, alle ore 19.30 su Retequattro.
Protagonista Giovanni Cupidi, tetraplegico dall'età di 13 anni,
brillante statistico, blogger e attivista per le persone con
disabilità, che vive a Misilmeri, in provincia di Palermo.
"Tutti i cittadini possono fare qualcosa seguendo le leggi che
già ci sono, per esempio non parcheggiando nel posto riservato
ai disabili. Non possiamo delegare tutto alle istituzioni,
dobbiamo essere da stimolo ed esempio per tutti gli altri".
L'intento della coppia è quello di essere di stimolo ed esempio
per gli altri, di contribuire alla presa di coscienza dei
cittadini, per non delegare tutto e solo alle istituzioni. "La
scelta del titolo - ricorda Picone è legata a un ricordo
d'infanzia di Cupidi, quando il padre gli raccontava
fantomatiche storie sul figlio di Tarzan. Una metafora e una
provocazione: se le città fossero giungle, grazie alle liane
sarebbero assai più adatte alle sue esigenze…"
Ficarra e Picone vi rivedremo presto questa volta con la vostra
prima serie tv? "Siamo felici, dal 1 gennaio su Netflix
debuttiamo con Incastrati, è qualcosa che non vi aspetterete 6
puntate, due amici capitati nel posto sbagliato al momento
sbagliato.
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