"Nessuno si può aspettare che io
rinunci a venire a Palermo perché qualcuno fa una manifestazione
contro di me". L'ha detto ai giornalisti il sottosegretario
dell'interno Ivan Scalfarotto, a margine della presentazione del
libro "Il delitto di Giarre" di Francesco Lepore, dopo le
polemiche sollevate alla vigilia da parte del Palermo Pride
sulla presenza dell'esponente di Italia Viva, accusato di aver
contribuito alla bocciatura del ddl Zan. Proprio per questa
ragione, uno degli componenti del coordinamento, che era nella
lista dei relatori, ha rinunciato a prendere parte
all'iniziativa. Il Palermo Pride ha organizzato in contemporanea
un sit in di protesta davanti a palazzo delle Aquile, sede del
Comune di Palermo, dove è in corso la presentazione del libro.
Al sit in prende parte un centinaio di persone.
"Non trovo mai particolarmente elegante quando si individua
un nemico singolo, quando si dice il problema è Ivan Scalfarotto
- ha aggiunto - . Non è secondo me una buona pratica politica,
perché si corre il rischio di additare all'odio social un
individuo. Lo trovo abbastanza discutibile. Ma questo è il gioco
democratico: se le associazioni vogliono contestarmi sono libere
di farlo ma non pensino che io cambi idea. Qando si parla si
libri, bisogna sempre assicurare la massima libertà", ha
concluso.
Alla presentazione del libro ha partecipato anche il sindaco
Leoluca Orlando, che poi è sceso in piazza per portare la
propria solidarietà ai manifestanti.
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