Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Prostituzione: tratta e riduzione in schiavitù, otto arresti

Prostituzione

Prostituzione: tratta e riduzione in schiavitù, otto arresti

Ps Catania sgomina banda che reclutava giovani donne in Bulgaria

CATANIA, 12 ottobre 2021, 07:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una organizzazione che 'reclutava' giovani donne dalla Bulgaria, pagandole poco più di seimila euro ciascuno, per obbligarle poi a prostituirsi in strada, tenendole in schiavitù, è stata sgominata dalla squadra mobile di Catania che ha arrestato otto persone e notificato un obbligo di soggiorno. Un decimo indagato è al momento irreperibile Nei loro confronti sono stati eseguiti un fermo emesso dalla Dda della Procura e un'ordinanza di custodia cautelare del Gip. Quattro bulgari sono stati condotti in carcere e quattro italiani agli arresti domiciliari. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono tratta di persone, riduzione in schiavitù, associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, aggravati dalla transnazionalità. Le indagini dell'operazione 'Bokuk', parola bulgara che indica la spazzatura e termine che gli indagati usavamo per indicare le vittime, sono state avviate nel giugno del 2020 dopo la denuncia di due bulgare nei confronti di una straniera che pretendeva pagassero a lei il cosiddetto 'joint', lo spazio che occupavano in strada, vicino alla stazione ferroviaria di Catania, dove erano solite prostituirsi. Gli accertamenti dei poliziotti della sezione Criminalità straniera e Prostituzione. coordinati dal pool di magistrati della Dda di Catania esperti in queste tipologie di reati, hanno permesso di accertare che le vittime, dopo il 'reclutamento', erano alloggiate in abitazioni fatiscenti nel quartiere San Cocimo in pessime condizioni igieniche, private di ogni libertà e dei documenti di identità e sfamate con lo stretto necessario per farle sopravvivere: alle ragazze veniva dato non soltanto poco cibo, ma anche pietanze poco costose come ad esempio le patate. Le vittime garantivano al gruppo criminale un introito costante di circa 1.400 euro a settimana ciascuna. Le ragazze, sottoposte a percosse e soprusi, erano costrette a prostituirsi ogni giorno dalle 19 alle 4:30, anche durante le restrizioni imposte dalla pandemia. La polizia ha sequestrato materiale informatico, telefonini e denaro.
  
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza