Questa mattina Maria Angioni, ex
pm del caso Denise Pipitone, che si è occupata alla procura di
Marsala delle indagini nelle fasi cruciali della vicenda,
dall'ottobre 2004, un mese dopo la sparizione della bimba di
Mazara del Vallo, al luglio 2005, è intervenuta in diretta a
"Mattino Cinque". In collegamento video con Federica Panicucci,
Angioni ha detto che "l'idea che ho maturato e che nel rapimento
della bambina ci siano stati due gruppi di persone: quelle
'cattive' e quelle 'buone'".
"Faccio una premessa: quando ho lavorato a Marsala, c'erano
sempre diverse persone sulla strada che sembravano lì a far
niente, ma dopo un po' ho capito che erano sentinelle, non
necessariamente della mafia, ma sentinelle di qualcosa che non è
lo Stato. Mi sono detta che ci saranno state anche a Mazara del
Vallo e che qualcuno non può che aver visto alcune scene del
rapimento di Denise. Dunque, se questa bambina è stata presa da
persone mosse da passione, da rabbia, da odio è possibile che ci
siano state sentinelle che hanno mandato il messaggio ad altre
persone che volevano bene alla bambina e che sono intervenute in
un secondo momento, prelevandola e portandola via, perché la
bambina era in pericolo, perché così com'era stata presa quel
giorno, poteva anche essere presa in un momento successivo".
"In questo modo si spiega perché c'era tanta gente sospetta.
Tutti naturalmente hanno agito cercando probabilmente di
prendere in giro gli inquirenti, sia quelli che l'hanno rapita
per farle del male, sia quelli che li hanno bloccati e l'hanno
presa e portata lontano, in modo che nessuno potesse farle del
male. Ecco, solo così, con una ricostruzione complessa, si
spiega perché ci fosse tanta gente che ha tenuto comportamenti
che fanno pensare un inquirente: non erano comportamenti
cristallini", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA