(di Stefano Ambu)
Cancro del colon retto patologia
tumorale patologia più frequente a livello nazionale tra gli
uomini e tra le donne con 44mila nuovi casi nel 2020. Ma
l'Azienda ospedaliera universitaria di Monserrato è in prima
linea con un reparto di chirurgia specializzata. E sono tanti i
sardi che scelgono di farsi curare al Policlinico di Monserrato.
Soprattutto dopo che tre anni fa è nato ufficialmente il reparto
specialistico. E, due anni fa, l'Aou ha fatto partire un
programma speciale per i pazienti oncologici di queste
patologie.
"L'Aou di Cagliari - spiega il Luigi Zorcolo, direttore della
Chirurgia Coloproctologica del Policlinico (Azienda ospedaliero
universitaria di Cagliari) - ha la fortuna di avere un reparto
coloproctologico che nasce da lontano. Ed esattamente da un
reparto di chirurgia generale prima diretto da Giuseppe Casula.
Un luminare della materia che, ispirandosi con lungimiranza a
quello che succedeva nel mondo anglosassone e nel nord Europa,
aveva improntato il reparto verso la specializzazione nel
trattamento di questo tipo di tumore. Nel 2018 è nato quindi
ufficialmente nella nostra struttura un reparto specialistico
colon rettale".
Dal gennaio di due anni fa l'ulteriore svolta. Una sigla Pdta.
Che significa Percorso diagnostico terapeutico assistenziale.
"Il paziente viene seguito dal sospetto di diagnosi - spiega
Zorcolo - è accompagnato in tutto il percorso sino ai controlli
post operatori nei dieci anni successivi. Ci sono degli
obiettivi che noi chiaramente rispettiamo. Alcuni esempi:
visitare il paziente con sintomi sospetti entro 48 ore dalla
richiesta, effettuare tutti gli esami dalla Tac alla risonanza
magnetica e tutto ciò che serve a definire lo stadio della
patologia entro 7-10 giorni. E poi il confronto del team
composto da tutte le figure che devono essere coinvolte: ogni
lunedì discutiamo i singoli casi e elaboriamo la strategia
misurata sul paziente. Si parla di strategia 'sartoriale': cioè
adattata a età, condizioni e situazione del paziente. Questo
programma sta andando avanti da due anni".
Nel 2018 sono stati operate 199 persone, l'anno successivo 175.
Il 2020, anno dell'esplosione del Covid, fa storia a sè: 132
pazienti perché gli interventi erano limitati ai casi
urgentissimi. Hanno usufruito del programma speciale dell'Aou
379 pazienti, 294 con diagnosi fatta da altre parti. Gli altri
con diagnosi dell'Aou. Trecentodue poi i casi di tumore trattati
dal reparto con interventi chirurgici, associati o preparati da
trattamenti di radio e chemioterapia.
"Altro dato importante è che questi interventi- spiega Zorcolo-
sono quasi tutti effettuati per via laparoscopica, cioè
mini-invasiva. Noi abbiamo iniziato nel 2013: dal 35-40 per
cento siamo passati alla laparoscopia per oltre il 90 per cento
dei pazienti 2021". Un reparto che si confronta con il resto
d'Italia: "Fondamentale la ricerca - spiega - siamo in un
network nazionale. Effettuiamo studi e spesso siamo anche noi a
proporre agli altri queste ricerche. Questo rappresenta un
valore aggiunto: ci consente di monitorare meglio i nostri dati
e allo stesso tempo di stare sempre all'avanguardia".
La percentuale dei ricoveri extra regione per tumore al colon
retto è del 6 per cento, cifra abbastanza bassa rispetto ad
altri settori dell'oncologia. E- anche se manca la controprova-
la presenza di un reparto all'avanguardia come quello dell'Aou
sicuramente influisce sicuramente sulla decisione di molti sardi
che possono essere curati bene. E vicino a casa. Martedì 3
agosto alle 17 Zorcolo sará protagonista della rubrica di
approfondimento "15 minuti con…" sulla pagina Facebook dell'Aou,
focus a cura del giornalista Fabrizio Meloni, responsabile
comunicazione e relazioni esterne dell'azienda universitaria
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