Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Longevità: declino cognitivo, prevenire e convivere

Longevità

Longevità: declino cognitivo, prevenire e convivere

Geriatrics pubblica ultima ricerca Cmdl e università Cagliari

CAGLIARI, 18 febbraio 2021, 12:05

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Alzheimer è solo la più conosciuta ma esistono almeno dieci tipi di demenze o disturbi neurocognitivi maggiori. Sono generalmente preannunciate dai disturbi neurocognitivi "minori", una sorta di stato intermedio che preannuncia spesso l'invecchiamento patologico.
    Lo dice Roberto Pili, presidente di Ierfop e della Comunità mondiale della Longevità (Cmdl) che ha portato avanti, insieme alla docente dell'Università di Cagliari Donatella Petretto, uno studio dal titolo "Dementia and Major Neurocognitive Disorders: Some Lessons Learned One Century after the first Alois Alzheimer's Clinical Notes", pubblicato sulla prestigiosa rivista Geriatrics.
    I disturbi neurocognitivi maggiori riguardano oltre il 5% della popolazione italiana over 65, circa un milione di persone, di cui 600.000 persone con Alzheimer, con costi stimati per il Sistema sociosanitario di sette miliardi di euro, destinati nei prossimi anni a un aumento progressivo con l'invecchiamento della popolazione.
    Una vera e propria epidemia che investe soprattutto le fasce più anziane della popolazione. La ricerca è il frutto dell'accordo di programma tra Ierfop e Università di Cagliari in collaborazione con la CMdL e Medicina Sociale. Il focus è sulla standardizzazione di protocolli con competenze biopsicosociali per garantire una significativa autonomia personale e sociale delle persone interessate, in virtù dell' assunto che "non è sufficiente limitarsi ai trattamenti farmacologici, occorre investire su interventi di carattere psicologico e ambientali condizionando per tempo gli stili di vita, attraverso veri e propri percorsi formativi - spiega ancora Pili -. Un intervento tempestivo può correggere la progressione dei disturbi, permettere un'adeguata e sufficiente autonomia e una soddisfacente qualità di vita anche per lungo tempo".
    Donatella Petretto osserva: "la demenza influisce sulla vita di chi ne è colpito ma anche sulle famiglie. Per questo sono necessari interventi di sostegno psicologico e economico.
    Altresì è importante aiutare la famiglia a sviluppare strategie che hanno anche valore terapeutico".
    L'articolo scientifico anticipa l'avvio di un corso di formazione, coordinato dal medesimo gruppo di lavoro che si occuperà anche del ruolo della rete sociale ed in particolare dei caregivers e della famiglia per un supporto abilitante in tutte le fasi dei disturbi. Un tema cruciale su cui sarà chiamato a misurarsi l'Ierfop, l'ente di Formazione, forte di un consolidato patrimonio di competenze.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza