Un overbooking pesante che ha visto oltre 16.500 domande totali presentate in tutta l'Isola a fronte di un fondo iniziale di 63,5 milioni, diventati poi 137,8. Del totale delle istanze ne sono state dichiarate finanziabili, a oggi, 10.268, e 8.330 sono quelle concesse, al netto delle non ammissibili. Sono i numeri aggiornati del iter dell'assegnazione dei contributi del Fondo Resisto, il sostegno istituito dalla Regione nel luglio 2020, nel pieno della pandemia da Covid, per fronteggiare la crisi economica e il calo del reddito per effetto del lockdown.
Le cifre riguardano due delle tre linee di intervento del Fondo: quella destinata alle micro, piccole e medie imprese (9.215 domande presentate) e quella per lavoratori e lavoratrici titolari di Partita IVA residenti in Sardegna senza dipendenti (7.425 domande). La terza linea, dedicata alle grandi imprese del turismo, ha avuto un altro iter. Le domande non ammissibili, circa duemila ancora in fase di valutazione dopo le osservazioni richieste ai candidati beneficiari, allo stato investono una quota delle risorse, già stanziate e non ancora impegnate, pari a 2,5 milioni di euro per la linea MPMI 9,5 per la linea Lavoratori Autonomi.
Il monitoraggio con i numeri del Fondo costituito nel luglio del 2020 per ristorare i danni della pandemia e ancora aperto dopo oltre due anni, sono contenuti nella delibera proposta dall'assessora del Lavoro Alessandra Zedda e approvata dalla Giunta nell'ultima seduta del 25 ottobre. La delibera serve per autorizzare la concessione dei contributi in regime "de minimis", in osservanza delle norme europee sugli aiuti di Stato. Una modifica che consentirà di rendere disponibili risorse per dodici milioni totali. "Abbiamo concluso l'istruttoria sui soldi, ci sono le risorse per chiudere tutto il fondo - spiega all'ANSA l'assessora Zedda - ci dispiace che la tempistica sia stata complicata e spesso passata sopra le nostre teste, ma pagheremo fino all'ultimo centesimo ai beneficiari".
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