Carenza di personale, reparti a
rischio chiusura, ambulatori aperti part time e assistenza
insufficiente. Sono le falle del sistema sanitario del nord
Sardegna, denunciate con un'interrogazione presentata in
Consiglio regionale dal progressista Gian Franco Satta, che
evidenzia le carenze, in particolare negli ospedali di Alghero e
di Ozieri. In agitazione anche il Comitato spontaneo difesa
della salute pubblica e il Comitato fiocchi azzurri, fiocchi
rosa, che minacciano di scendere in piazza.
"Al civile di Alghero è a rischio il reparto di Pediatria
che, per mancanza di medici garantisce le prestazioni solo di
giorno. Questa carenza di organico rischia di determinare la
chiusura del punto nascite con conseguente trasferimento delle
pazienti in gravidanza a Sassari", spiega il consigliere
regionale dell'opposizione. "La situazione - aggiunge - non è
migliore in altri reparti, come la Cardiologia, che sempre a
causa dell'organico insufficiente garantisce il servizio solo
fino alle 20, nonostante anche al Marino non dispongano di un
cardiologo fisso e quindi per molte consulenze debbano avvalersi
proprio dell'ospedale civile".
E ancora: "Il reparto di nefrologia può contare su soli 4
medici di ruolo, di cui uno prossimo al pensionamento,
supportati da 3 medici pensionati, a gettone, che devono
occuparsi anche dei presidi di Bono, Thiesi, Porto Torres e del
San Camillo di Sassari". Situazione preoccupante anche a Ozieri:
"nel reparto di Medicina turnano solo 5 medici, la Cardiologia e
la Neurologia operano solo a livello ambulatoriale, mentre in
Anestesia e Ortopedia e Pronto soccorso il personale è spesso
costretto a turni estenuanti".
Disagi segnalati anche dai comitati di cittadini che
annunciano la mobilitazione: "Non possiamo più tollerare questo
stato di cose, è finito il tempo delle parole, delle promesse. È
arrivato il momento di prendere seriamente in mano una
situazione che è decisamente sfuggita".
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