Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Roghi di rifiuti in campo rom a Cagliari, chieste 9 condanne

Roghi di rifiuti in campo rom a Cagliari, chieste 9 condanne

Tutti cittadini bosniaci accusati di disastro ambientale

CAGLIARI, 30 marzo 2023, 18:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nove condanne tra i 5 e i 7 anni di carcere sono state chieste dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia nel processo per disastro ambientale legato ai roghi di rifiuti nelle discariche abusive vicine al campo rom sulla statale 554, alle porte di Cagliari. Sul banco degli imputati nove persone di origini bosniache accusate di aver incendiato per anni su un'area di 5 mila metri quadrati nei pressi della Motorizzazione civile, rifiuti di ogni genere, invadendo di fumo e veleni i quartieri di Mulinu Becciu e San Michele.

Nel novembre del 2016, su richiesta del pm Pilia, il tribunale sequestrò il campo rom e alcuni furgoni utilizzati per il trasporto dei rifiuti. L'indagine condotta dal Noe dei carabinieri si era chiusa con le ipotesi di reato di abbandono, raccolta, gestione illecita di rifiuti, anche speciali e pericolosi, inquinamento e disastro ambientale.

Oltre alla pubblica accusa, oggi in aula hanno parlato anche le parti civili, tra queste il Gruppo di intervento giuridico - rappresentato dalle avvocate Rosalia Pacifico e Susanna Deiana - che per primo denunciò il disastro ambientale presentando una serie di esposti in Procura. Il processo è stato aggiornato al 18 maggio prossimo per le arringhe delle difese, poi i giudici della seconda sezione penale si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza