Con gli ultimi dati sulle
ospedalizzazioni nei reparti non critici la Sardegna punta
dritta verso la zona gialla, ma per la conferma occorrerà
attendere la cabina di regia di venerdì 21 gennaio. Finora a
tenere l'Isola in zona bianca è stata la percentuale di posti
letto occupati da pazienti con Covid nei reparti di area medica,
che non ha mai superato il 14%, ma oggi l'Agenas ha confermato
un +1%. (15%) ad un passo dallo sforamento. Gli altri due
criteri (ricoveri in intensive e indice dei casi per 100mila
abitanti) erano già stati superati. E che la strada sia
tracciata arriva anche dai dati di oggi: anche se resta stabile
il numero dei ricoverati nei reparti di terapia intensiva (28),
cresce ancora (+2) quello dei pazienti in area medica che ora
sono 238. Nel frattempo nell'Isola si registrano sei morti,
oltre 21mila persone in isolamento domiciliare (+445) ma meno
contagi, un calo di ben 310: oggi sono 1007 i casi con un tasso
di positività che scende dal 13,1% al 12,9%. Il merito
dell'appiattimento della curva è dato anche dalla campagna
vaccinale che nell'Isola prosegue a ritmo serrato. Attualmente i
sardi con due dosi sono 1.286.290, pari all'80,5% con un nuovo
boom di prime inoculazioni che ieri, pur essendo domenica, ha
sfiorato le 11mila dosi delle quali circa 3mila prime dosi. Nel
frattempo restano ancora senza nemmeno una somministrazione
221.985 isolani, compresi però 64.152 bambini tra i 5 e gli 11
anni, per i quali però l'avvio delle prenotazioni è partita un
mese fa. In 30 giorni sono già 20.930 le prime dosi ( il 25% dei
circa 83.900 bimbi) e 4.221 seconde dosi, (il 5% della platea)
già somministrate i più piccoli.
Ma c'è anche chi non si rassegna e non vuole farsi inoculare
nemmeno una dose. E' il caso di un sardo che ha trovato sul web
un suo omonimo, lo ha contattato sui social e gli ha proposto,
dietro promessa di un compenso, di poter avere una copia
digitale del suo Green pass perchè non è vaccinato. Il
destinatario del messaggio, però, non ha gradito: ha così deciso
di scrivere alla giornalista Selvaggia Lucarelli ("che
schifo...a che punto siamo arrivati"), molto attiva sui social
media, che ha poi pubblicato tutto sul web.
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