Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Moda: Marras racconta il dolore della Sardegna bruciata

Moda

Moda: Marras racconta il dolore della Sardegna bruciata

Video girato a Santu Lussurgiu, nel cuore del Montiferru

MILANO, 22 settembre 2021, 13:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Racconta il dolore della sua terra devastata dagli incendi il video con cui Antonio Marras ha scelto di presentare la sua collezione per la prossima estate, girato a Santu Lussurgiu, nel cuore del parco del Montiferru andato in fumo lo scorso luglio.
    "Erano 750 ettari di parco e ne sono bruciati 650, ho voluto raccontare questo dolore - spiega Marras - che non capisci se non vai sul posto. Io ho fatto un sopralluogo per il primo corto e mi è venuto in mente un brano di Nada dove lei canta 'avevo una ferita in fondo al cuore'". E Nada è diventata la voce recitante che accompagna il lento incedere di modelle e modelli, tutti sardi, sulla terra scarnificata, tra rami neri, pietre e crepacci, in un luogo dal "fascino tristemente meraviglioso" dove "si vedono però germogliare le prime piante". E la moda di Marras, che non è mai avulsa da ciò che accade, racconta questo dolore e questa speranza insieme, con i toni dell'ecru e i neri che piano piano lasciano spazio ai fiori, simbolo di rinascita.
    Per le ragazze, camicie incastrate di pizzi, ritagli, sangallo, ricami; abiti di tulle, cotoni, pizzi tridimensionali e voile; tailleur fiorati e ricamati; giubbotti over intarsiati, lingerie a vista, ampi gonnelloni e texani. Per i ragazzi intarsi, quadri, tartan, righe e fiori.
    Girare nei luoghi dell'incendio non è stato facile: "eravamo 180 e potevamo arrivare sul posto solo con delle 4x4, ma alla fine, una decina di giorni fa, siamo riusciti a girare tutto in un solo giorno, dall'alba al tramonto".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza