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Ex Ilva: Sanac vanta 40 milioni crediti, a rischio 300 posti

Ex Ilva

Ex Ilva: Sanac vanta 40 milioni crediti, a rischio 300 posti

Coinvolti quattro stabilimenti

SAVONA, 22 luglio 2021, 13:29

Redazione ANSA

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C'è anche il gruppo Sanac tra quelli toccati da vicino dalla vicenda dell'ex Ilva. L'azienda, che produce materiali refrattari, lavora quasi in esclusiva per Acciaierie d'Italia (70% del fatturato, mentre il restante 30% è rivolto al settore terziario). Ad oggi Sanac vanta 40 milioni di euro di crediti per produzioni consegnate e fatturate: nell'ultimo anno ha richiesto numerosi decreti ingiuntivi, ma il ricorso d'urgenza presentato al Tribunale di Milano per ottenere i pagamenti dovrebbe portare nelle casse solo 10 milioni. E a più di 30 mesi dall'aggiudicazione della Sanac da parte di Arcelor Mittal, gli acquirenti non sono mai arrivati alla finalizzazione dell'acquisizione, pur chiedendone la proroga (l'ultima il 30 novembre scorso). "Riteniamo assurda questa situazione - dicono i sindacati - soprattutto dopo che lo Stato ha messo in campo circa 400 milioni per la continuità delle attività produttive siderurgiche. E' inaccettabile che Acciaierie d'Italia sia debitrice verso una azienda fornitrice (Sanac) verso la quale ha presentato una offerta di acquisto ottenendone anche l'aggiudicazione".
    La situazione rischia di deflagrare nei 4 stabilimenti Sanac (Vado, Massa, Cagliari e Gattinara nel vercellese) dove sono impiegati 335 lavoratori: senza liquidità non si pagano fornitori e dipendenti. "E' indispensabile che il Mise batta un colpo - afferma Alessandro Bonorino della Rsu dello stabilimento di Vado dove sono occupate 78 persone - I lavoratori stanno pagando un duro prezzo da oltre due anni anche se i carichi di lavoro ci sarebbero, con la ripresa dell'acciaio e Taranto che continua a chiedere le produzioni Sanac. Bisogna definire l'assegnazione di Sanac ad Acciaierie d'Italia e saldare le fatture per dare tranquillità a lavoratori e fornitori e continuità alla produzione".
   

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