Culurgiones multicolori, in un
intreccio di fili di pasta fresca, giallo zafferano, rosso
barbabietola, verde spinaci, nero come l'inchiostro della
seppia. Dietro l'effetto scenografico c'è la bontà della materia
prima e la sacralità dei gesti delle mani delle pastaie di
Maracalagonis Virginia Corona e Alessandra. È uno dei piatti
principe creati da Antonello Arrus, consulente-chef del Niu, con
le sue volte, vestigia dell' ex convento di San Francesco, un
locale raffinato grazie al tocco del compianto Stefano Asili
che ha curato gli interni in un mix di tradizione e segno
contemporaneo. Sosta modaiola-gourmet nel Corso Vittorio
Emanuele, una delle vie cagliaritane del gusto e degli
aperitivi.
I tipici culurgiones di patate sono serviti su una crema di
topinambur, ragù di astice e riccioli di guanciale croccante. Un
piatto molto richiesto come anche scampi e ceviche, la trilogia
di polpo o ancora, riso e bisi, tagliolini cacio e pepe, mugnaia
di orata. Un accostamento ad arte di sapori sardo mediterranei,
uno sguardo alle ricette regionali italiane e un pizzico di
esotico. Molto gustosa la sfogliata di tonno rosso marinata al
pepe con dadolata di avocado, pinoli e ciuffi di sedano. Un
piatto freschissimo, con una leggera impronta fusion. La
delicatezza dell'avocado smorza la mineralità del tonno crudo
rendendo l'assaggio avvolgente.
Stella Michelin nel 2014 quando era chef al Belvedere del
Forte Village, formazione in scuole di cucina di rango, tra cui
la famosa Lenôtre di Parigi, ma anche Chioggia, Russia, Canada,
Arrus, teuladino di origine, ha puntato su piatti gustosi e
leggeri, tra garbo e ricercatezza. Il Niu, guidato da Carlo
Atzeri e Cristian Argiolas, nasce dall' esperienza del
ristorante Sa Festa, la casa campidanese di Maracalagonis,
antesignana del turismo enogastronomico esperienziale, progetto
creato dal padre di Carlo, Vincenzo Atzeri a fine anni '50: i
turisti assaporano prodotti e ricette tipiche in un'atmosfera
gioiosa tra canti, balli, launeddas.
Il filo della tradizione unisce Maracalagonis a Cagliari con
i sapori e il profumo della pasta fresca lavorata a mano. E in
cantiere anche estemporanee esibizioni di launeddas per
riproporre nel modernissimo Niu il suono arcaico di questo
antichissimo strumento, tra una portata e l'altra.
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