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Mondiali: Argentina e Polonia agli ottavi. Fuori Messico e Arabia

I sudamericani battono per 2-0 i polacchi che comunque si qualificano come secondi del girone grazie alla differenza reti sul Messico. Centroamericani battono 2-1 i sauditi ma sono fuori

Redazione ANSA

I sudamericani battono per 2-0 i polacchi che comunque si qualificano come secondi del girone grazie alla differenza reti sul Messico. Centroamericani battono 2-1 i sauditi ma sono fuori

POLONIA-ARGENTINA 0-2 

Al 48' rete di Mac Allister. Cross basso dalla fascia destra di Molina per Mac Allister che calcia rasoterra con il pallone che bacia il palo alla destra di Szczesny e poi finisce in rete.
Al 66' rete di Julian Alvarez. Enzo Fernandez imbuca il pallone in area di rigore per Alvarez, che stoppa e calcia trovando l'angolo alto alla sinistra di Szczesny. Raddoppio della Seleccion.



ARABIA SAUDITA-MESSICO  1-2    

Al 47' rete di Martin! Sugli sviluppi del calcio d'angolo il Messico sblocca il match; la spizzata sul primo palo di Montes è preda del centravanti Martin che da pochi passi devia in rete.
Al 52' capolavoro su punizione di Chavez! Il mancino dai trenta metri del messicano supera la barriera e si infila all'incrocio dei pali! Che meraviglia per il suo primo gol in Nazionale.
Al 95' rete di Al Dawsari dopo uno scambio al limite con Bhabri. La coppia di centrali del Messico si è fatta scavalcare con troppa facilità e l'Arabia si è tolta una soddisfazione.

 

Argentina agli ottavi, Polonia ko ma avanti. Messi sbaglia rigore,ci pensano Mac Allister e Alvarez 
Doveva vincere l'Argentina, e lo ha fatto. Superando la Polonia con un perentorio 2-0, frutto di una prestazione a senso unico sempre in attacco l'Albiceleste stacca il pass per gli ottavi di finale dove troverà l'Australia. Troppo più forte la formazione di Scaloni, troppo rinunciataria la Polonia che alla fine comunque puo' far festa: grazie alla differenza reti conquista gli ottavi dove affronterà i campioni del mondo in carica della Francia. Nemmeno il rigore fallito da Messi sul finale del primo tempo - merito di una gran parata di Szczesny - ferma la corsa dell'Argentina che dopo la sconfitta choc contro l'Arabia Saudita (che ha interrotto la serie positiva che durava da 36 incontri) torna nel novero delle grandi favorite di Qatar 2022. L'Argentina affronta la Polonia con l'obiettivo di vincere e di blindare la qualificazione agli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar. Anche la Polonia, che parte da 4 punti e dal primo posto nel girone non vuole correre rischi, con un pareggio sarebbe certa della qualificazione. Scaloni opta per il 4-3-3 lasciando in panchina Lautaro Martinez, al suo posto parte dal 1' Julian Alvarez, supportato dal trio di trequartisti MacAllister-Messi-Di Maria.
Parte titolare Enzo Fernandez (in gol da subentrato col Messico). In difesa tornano Molina a destra e Romero al centro (con Otamendi), che avevano giocato all'esordio con l'Arabia. Michniewicz risponde con il 4-4-2, lasciando in panchina Milik e preferendogli Swiderski al fianco di Lewandowski. Per il resto confermati gli altri 10, con la difesa tutta "italiana" composta da Szczesny in porta e Glik-Kiwior-Bereszynski davanti a lui; Zielinski dietro alle punte. L'Argentina parte subito all'attacco e dopo tre minuti ci prova con Otamendi sugli sviluppi di un calcio d'angolo ma non inquadra la porta. Immediata la risposta della Polonia (5') con Bielik ma la sua conclusione non impensierisce più di tanto Martinez. L'inizio del match è tutto dell'Albiceleste che mantiene il possesso palla in attesa di spazi e si affida all' Di Maria-Messi con la 'Pulce' che prova a rendersi percoloso dalle parti di Szczesny (7'). E' ancora Messi a provarci (10'), ma la sua conclusione viene respinta senza problemi da Szczesny. L'Argentina spinge ma la Polonia si difende bene, arginando le folate anche se non riesce aripartire.
Alla mezzora è ancora l'Albiceleste a rendersi pericolosa prima con Alvarez, poi sulla respinta dalla difesa, arriva Acuna che sfiora il palo. Azione che si ripete al 37': Mac Allister lancia Julian Alvarez nello spazio con un bel pallone profondo. Stop e tiro di sinistro in porta, Szczesny chiude lo specchio ma colpisce Messi, Mekkelie concede il rigore dopo l'intervento del Var ma dagli 11 metri la 'pulce' si fa stregare dal portiere della Juve che con un gran intervento devia, neutralizzando il secondo rigore di questo mondiale dopo quello nella sfida con l'Arabia Saudita. Il penalty fallito non avvilisce l'Argentina che continua la sua pressione in attacco, senza però trovare il colpo vincente.
La ripresa si apre nel segno dell'Argentina che trova il gol del meritato vantaggio con Mac Allister che con una girata precisa sul secondo palo mette il pallone in rete scatenando la festa dei tantissimi argentini presenti sugli spalti dello Stadio 574 di Doha. Al 5' si vede finalmente la Polonia: Glik svetta di testa e manda di poco a lato. L'inerzia della partita non cambia: l'Argentina continua a pressare e la Polonia si difende con Lewandowski praticamente isolato. Il raddoppio argentino arriva al minuto 23' con Julian Alvarez con un destro a giro che batte Szczesny. Il copione non cambia. L'Argentina sfiora più volte il 3-0, la Polonia quasi non gioca in attesa del risultato di Messico Arabia Saudita: il 2-1 finale dei sauditi premia Lewandowski e compagni che conquistano la qualificazione grazie alla differenza reti.

 

Vittoria amara sui sauditi, Messico fuori. L'11 del ct Martino passa 2-1 ma è condannato da differenza reti 
Con un secondo tempo arrembante il Messico si guadagna la vittoria sull'Arabia Saudita, ma le reti di Martin e Chavez non bastano per portarlo agli ottavi del Mondiale. Colpa sia delle sette ammonizioni raccolte dai centroamericani nei tre match della fase a gironi, contro le cinque della Polonia (battuta 2-0 dell'Argentina nell'altro incontro del gruppo C), sia, nel finale, della disattenzione che causa il gol di Al Dawsari e sposta anche la differenza reti a favore dei polacchi. Finisce 2-1 per il Messico sui sauditi, e tanti rimpianti dell'11 di Martino, autore nella ripresa di ben 26 conclusioni a rete. Ai centroamericani sarebbe bastato un altro gol per andare avanti. Invece prendono la via di casa. Renard deve fare a meno di quattro giocatori titolari (il capitano Salman al-Faraj, Saleh al-Shahrani e Muhammad al-Buraik per infortunio, e Abdullah al-Maliki, squalificato), ma non cambia il suo 3-4-3. La prima occasione, già al 3', è Del Messico. Lozano serve Vega, ma la pronta uscita di Al Owais sventa il pericolo. La risposta dell'Arabia Saudita, destro al volo di Kanno, è altissima. Nessuna delle due può affidarsi a tatticismi, ed in campo si vede. Per quasi tutto il primo tempo si fa preferire il Messico, che va vicino al gol con Pineda in più occasioni.
I sudamericani alzano il baricentro puntando sulle loro migliori doti di palleggio, per prevenire i tentativi di contropiede dell'Arabia. Che al 37' perde per infortunio il difensore Al Bulayhi, sostituito da Sharahili. La manovra d'attacco passa spesso dai piedi del napoletano Lozano, con il Messico che accerchia l'area saudita. Nei 6 minuti di recupero la squadra del ct Renard si scuote. Prima Gallardo deve fermare ruvidamente Al Birakan lanciato a rete; poi un colpo di testa di quest'ultimo, servito da Al Ghannam, esce di poco. La svolta nei primi minuti della ripresa. Al 3' il Messico passa da calcio d'angolo.Sponda di Montes e Martin da pochi passi spinge la palla in rete. Ed al 7' la formazione di Martino raddoppia, dopo aver tanto sprecato nei primi 45'.
La punizione di Chavez da 30 metri buca la barriera ed è imprendibile per Alowais. Il Messico in questa fase dilaga e Lozano segnerebbe il 3-0 all'11', ma la rete è annullata per fuorigioco. L'Arabia Saudita sembra aver esaurito la spinta dell'entusiasmo ed al 25' ancora Martin, solo e ben piazzato, spreca l'occasione per chiudere la partita calciando fuori al volo la torre di Montes. Chavez è pericoloso ancora su punizione, ma Olowais questa volta ci arriva. Col passare dei minuti l'Arabia Saudita rinuncia sempre più ad attaccare ed il Messico imperversa, gettando via varie occasioni del 3-0. E, come spesso avviene, dopo tanto sprecare subiscono il gol. Al Dawsari supera in agilità i difensori centrali e segna la più ininfluente delle reti.

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