Una cerimonia per ricordare l'
operaio Ilva Francesco Zaccaria, a dieci anni dalla sua morte
avvenuta su uno degli sporgenti portuali gestiti dal
Siderurgico, si è svolta oggi a Taranto davanti alla direzione
dello stabilimento. Una banda ha eseguito marce funebri su
iniziativa del Comitato "12 Giugno" presieduto da Cosimo
Semeraro, ex lavoratore dell'acciaieria che si ammalò di
asbestosi. Prima si è svolto un breve corteo aperto dallo stesso
Semeraro che imbracciava una croce con la scritta "Sicurezza per
non morire", poi gli striscioni con i volti di alcuni operai
deceduti sul lavoro e la scritta "Per non dimenticare" e la
banda che ha eseguito le marce funebri in ricordo di tutte le
vittime del lavoro.
Alle 16.41 del 28 novembre del 2012 si verificò l'incidente
che costò la vita al 29enne operaio Francesco Zaccaria, rimasto
intrappolato nella cabina guida di una gru caduta in mare al
passaggio di un tornado. Il corpo fu recuperato qualche giorno
dopo dai sommozzatori. Un altro gruista, Cosimo Massaro, 40enne,
anch'egli dipendente Ilva, perse la vita in circostanze
analoghe, sullo stesso sporgente portuale, il 10 luglio 2019,
periodo nel quale l'azienda era già passata ad ArcelorMittal. Il
presidente del Comitato 12 Giugno non ha nascosto la propria
amarezza per la mancata partecipazione alla cerimonia dei
familiari e degli amici delle vittime, oltre che della
cittadinanza.
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