"Vi ringraziamo di cuore
per l'intensa partecipazione al nostro dolore. Noi perdoniamo
tutto quello che è accaduto". Con queste parole Fiorello
Miccoli, il papà di Donatella, uccisa dal proprio marito che si
è poi suicidato, si è rivolto alle tante persone che sono
intervenute oggi ai funerali della 38enne, nella chiesa
Sant'Andrea Apostolo a Novoli, dove è stato proclamato il lutto
cittadino.
L'omicidio è avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsi.
Il marito, Matteo Verdesca, si è poi dato fuoco nell'auto con
cui è fuggito. In casa c'erano i due loro figli, di due e sette
anni.
L'uscita dalla chiesa del feretro, sul quale c'era una foto
di Donatella che sorride, è stato salutato da un lungo applauso
e da tanti palloncini bianchi. I funerali sono stati celebrati
dall'arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia. Nella sua
omelia l'arcivescovo ha ricordato Donatella, una "donna
innocente, lavoratrice e mamma premurosa, tolta ad un mondo
marcio". E ha evidenziato la "incapacità di comprendere
l'accaduto: perché - si è domandato - la morte di una innocente?
Perché una crisi familiare è sfociata in tanto sangue. Perché
tante tenebre e oscurità?". E poi, ancora, ha ricordato "quante
volte abbiamo promesso, giurato, 'mai più tanto strazio, mai più
siffatte tragedie, mai più violenze sulle donne'". "Se non
educhiamo in profondità alla sacralità della vita umana, al
reciproco rispetto e al perdono - ha sottolineato l'arcivescovo
- falliremo miseramente". Infine, monsignor Seccia ha esortato
la comunità a fare in modo che "la misericordia e l'amore
prevalgano sulle ruggini del rancore e del risentimento: mai più
violenza, solo perdono e riconciliazione".
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