Poste Vita è stata condannata dal
Tribunale di Bari a versare ad un'anziana risparmiatrice oltre
68mila euro di una polizza vita che aveva precedentemente
rimborsato facendo un bonifico su un Iban errato, appartenente
al conto corrente di un ignaro cittadino. Ne dà notizia il
Codacons di Putignano (Bari) che precisa che per sette anni
Poste Vita si è sempre rifiutata di annullare il bonifico
errato, costringendo la risparmiatrice che aveva diritto a
ricevere quei soldi a ricorrere in Tribunale per far valere i
propri diritti. L'anziana è stata assistita dagli avvocati del
Codacons Federico Carbonara e Rocco Mario Pisconti.
Nonostante un decreto ingiuntivo che imponeva alla società di
pagare le somme dovute alla donna (per un totale di 68.687,98
euro), Poste Vita ha impugnato il decreto opponendosi al
pagamento. La vicenda è finita così dinanzi al Tribunale di
Bari, che oggi ha condannato Poste Vita a pagare quanto dovuto.
"Dalla sentenza emessa lo scorso 28 aprile dal giudice Chiara
Cutolo emerge che Poste Vita Spa, per oltre 5 mesi (agosto
2015/gennaio 2016) si è completamente disinteressata di tutte le
doglianze e segnalazioni" fatte dalla risparmiatrice "ed ha
condannato la società al pagamento delle spese legali - spiega
l'avv.Federico Carbonara -. Ora, finalmente, dopo 7 anni di
attesa, la donna potrà godersi il giusto riposo nella struttura
per anziani da lei scelta, senza più temere che i suoi soldi, a
causa della mala-gestione di Poste Vita, finiscano su conti
correnti sbagliati".
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