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Truffa a Regione,Comunità islamica Bari 'restituire denaro'

Truffa a Regione,Comunità islamica Bari 'restituire denaro'

Ex Imam accusato di indebite percezioni per 100 mila euro

BARI, 03 febbraio 2022, 11:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'Islam è legalità, è reciproco rispetto e mutualistico aiuto. Chiediamo che Sherif Lorenzini", l'ex Imam di Bari, "restituisca il denaro che ha indebitamente percepito dalla Regione Puglia", pari a circa 100 mila euro. Lo dichiara in una nota la Comunità islamica di Bari, che oggi ha manifestato a Bari per "esprimere tutto il suo sdegno e il suo sconcerto sulla indebita percezione da parte di Lorenzini, ex rappresentante dei musulmani di Bari, di somme pubbliche della Regione Puglia. La Comunità islamica di Bari è estranea a questi fatti, gravissimi sia sotto il profilo legale che etico e religioso".
    "La Comunità - prosegue la nota - ci tiene a manifestare la propria solidarietà verso le istituzioni pubbliche e afferma a gran voce che Lorenzini non è il proprio rappresentante, né ha titolo per parlare in nome dei musulmani di Bari e della Puglia" "Sebbene senza colpe - continua - i musulmani si scusano con le istituzioni e con i pugliesi, ribadendo l'importanza del rispetto e del dialogo per una convivenza basata sulla fiducia e sulla onestà. Per questo motivo oggi, durante la manifestazione, è stata consegnata una lettera di solidarietà al presidente della Regione con l'augurio che il mal tolto venga recuperato a beneficio della collettività".  

RETTIFICA - In relazione alla notizia in alto pubblicata riportiamo il seguente testo inviatoci da Sharif Lorenzini, presidente della Comunità Islamica d'Italia, e dal suo legale, avv. Vincenzo Papeo: "Constato con non poco stupore, attesa la notoria professionalità di Questa Spett.le Agenzia di stampa, che con l’articolo di cui all’oggetto (ampiamente ripreso da numerosissime testate) si è data voce alle infondate e diffamatorie affermazioni del sig. Said El Amori, autoproclamatosi legale rappresentante della Comunità Islamica d’Italia, nonostante che la competente Autorità Giudiziaria, con ordinanza del settembre 2021, abbia dichiarato inammissibile il ricorso presentato dallo stesso teso ad accertare la effettiva titolarità della carica, nonché ad ordinare la cessazione a carico del mio patrocinato delle condotte di uso e spendita del nome dell’associazione.

Come è ben noto allo stesso, peraltro condannato anche alle spese del giudizio, il Giudice della I^ Sezione Civile del Tribunale di Bari lo ha ritenuto falsus procurator, ritenendo del tutto invalida la procedura che avrebbe portato al conferimento del paventato potere in capo allo stesso, di talché ad oggi l’unico Presidente e legale rappresentante della Associazione Comunità Islamica d’Italia, CIDI, ivi compresa la circoscrizione del Sud Italia cui afferisce la comunità di Bari, è e rimane il Prof. Ing. Sharif Lorenzini.

Anche in relazione alla presunta accusa, avanzata dal predetto Said El Amori ma ingiustificatamente amplificata da Questa Agenzia, di essersi appropriato di denaro indebitamente percepito dalla Regione Puglia per circa 100.000 Euro, non posso esimermi da effettuare precisazioni in fatto che, oltre che note al dichiarante, sarebbe stato opportuno verificare prima di ogni diffusione: la vicenda è già stata ampiamente esaminata dall’Autorità Giudiziaria penale che a tutt’oggi non ha mosso alcun tipo di accusa nei confronti del mio assistito. Inoltre, il denaro è pervenuto non nelle mani del Prof. Ing. Lorenzini, ma di una associazione della quale all’epoca della percezione non ne era legale rappresentante. Ancora, il giudizio intentato dalla Regione Puglia per il recupero della detta somma è tutt’ora pendente.

Opportuno, se non doveroso, quindi, era effettuare verifiche, per quanto minimali, alle infondate affermazioni del sig. El Amori, innanzitutto procedendo quanto meno all’instaurazione di un contraddittorio con il mio patrocinato. Senza omettere di rimarcare l’idoneità della diffusione di notizie di tal fatta ad alimentare in settori della Comunità Islamica un clima di odio nei confronti di quest’ultimo di non sempre prevedibile esito. Lorenzini e la Comunità Islamica da egli rappresentata non esiterà ad adire le Autorità Giudiziaria ed Amministrative, ancora una volta, per la  tutela e la salvaguardia dei diritti delle persone e della Comunità da chiunque ne minacci l'incolumità e l'integrità".

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