"Sono molto sereno". Così il
fuciliere di Marina, Massimiliano Latorre, al termine
dell'interrogatorio in Procura a Roma, durato circa tre ore. Il
marò è indagato per omicidio volontario in relazione alla morte
di due pescatori in India nel 2012. Per la stessa vicenda è
iscritto nel registro degli indagati anche il suo collega
Salvatore Girone, sentito dai pm venerdì scorso. A perdere la
vita furono Valentine Jelastine e Ajeesh Pink, due pescatori
imbarcati su un peschereccio indiano, a largo di Kochi.
"Noi siamo qui anche grazie a lui - ha detto l'avvocato Fabio
Anselmo che difende Latorre - perché la prima comunicazione di
notizia di reato ai pm la fece lui il 16 febbraio del 2012. Lui
segnalava il rischio che le autorità indiane potessero
configurare qualcosa di diverso rispetto a ciò che aveva
vissuto: un tentativo di attacco di pirateria". "Siamo
soddisfatti - ha sottolineato Anselmo -. Con il magistrato
abbiamo ricostruito le circostanze in maniera serena, molto
tranquilla nonostante il tempo trascorso di nove anni e i
problemi di salute che ha avuto Latorre. Credo, comunque, che la
realtà e la verità dei fatti sia emersa in maniera chiara". "Noi
- ha concluso - auspichiamo una archiviazione ma ovviamente
rispettiamo le determinazioni dell'ufficio".
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