Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Violenza donne: nel Barese scarpe rosse con nomi vittime

Violenza donne

Violenza donne: nel Barese scarpe rosse con nomi vittime

Iniziativa della Cooperativa Eughenia fino al 10 maggio

BARI, 08 maggio 2021, 12:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I nomi delle 25 donne morte in Italia da gennaio ad aprile 2021, scritti su fogli di carta sotto altrettante paia di scarpe verniciate di rosso sulla scalinata dell'Istituto Maria Cristina di Savoia di Bitonto (Bari). E' l'iniziativa della cooperativa Eughenia. L'istallazione sarà visibile fino a lunedì 10 maggio.
    "La scelta è doppiamente simbolica - spiega Patrizia Moretti, presidente della cooperativa -. Da un lato abbiamo voluto dire un 'no' alla violenza non solo nei giorni di festa e ricordo, ma sempre. Dall'altro volevamo dare una voce alle tante ragazze, donne e bambine che sono transitate da questo Istituto che spesso erano vittima di maltrattamenti, violenze, abusi: nessuno di loro ha avuto una voce, nessuno ha raccontato le loro storie".
    La cooperativa, che si occupa di minori a rischio e incappati nel circuito penale, da poco si è trasferita nello storico edificio a Bitonto. "Questo progetto nasce all'interno nel nostro centro diurno, come laboratorio di riflessione introspettiva sia per i ragazzi, che per le ragazze, dai più piccoli fino ai più grandi - spiega Moretti -. Abbiamo analizzato le storie di cronaca nera, ci siamo soffermati a riflettere sul perché la mano dell'uomo a volte diventa così cruenta e cattiva nei confronti delle donne".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza