Sono circa mille le richieste di
costituzione di parti civili, tra azionisti, associazioni ed
enti, nel terzo procedimento penale nei confronti degli ex
amministratori della Banca popolare di Bari. L'udienza
preliminare nei confronti dell'ex condirettore generale Gianluca
Jacobini, di Giuseppe Marella e Nicola Loperfido,
rispettivamente ex responsabili dell'Internal Audit e della
Direzione Business della banca e dello stesso istituto di
credito, imputato per la responsabilità amministrativa degli
enti, è cominciata oggi nell'aula bunker di Bitonto dinanzi al
gup del Tribunale di Bari Marco Galesi. Per gli imputati il
procuratore facente funzione Roberto Rossi con i sostituti
Savina Toscani e Federico Perrone Capano ha chiesto il rinvio a
giudizio per i reati di ostacolo alla vigilanza e false
comunicazioni sociali, con riferimento alla vicenda delle
cosiddette "operazioni baciate".
Hanno chiesto di costituirsi come parti civili Regione
Puglia, Comune di Bari e un migliaio di azionisti, alcuni
rappresentati da associazioni di consumatori, per complessivi
102 avvocati. Alcune parti hanno chiesto la citazione della
banca come responsabile civile. Presente all'udienza anche un
legale per Bankitalia, persona offesa nel procedimento.
Oggi gli avvocati hanno partecipato all'udienza in tre aule
video-collegate, con accesso consentito a 40 per volta nel
rispetto delle norme Covid sul distanziamento. Dal 10 giugno il
procedimento si terrà nel padiglione della Fiera del Levante di
Bari, dove si sta già celebrando l'altro processo sulla banca,
relativo a presunti falsi in bilancio contestati all'ex
presidente Marco Jacobini e al figlio Gianluca (prossima udienza
13 luglio). Un ulteriore processo riguarda la bancarotta del
gruppo Fusillo, contestata a imprenditori ed ex vertici della
banca, in corso nel Palagiustizia di via Dioguardi (prossima
udienza 18 maggio).
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