Il Consiglio regionale della
Puglia ha approvato ieri all'unanimità una proposta di legge per
consentire le visite ai parenti ricoverati in terapia intensiva,
in gravi condizioni, a causa del Covid. Secondo quanto previsto
dalla normativa, il cui slogan è "Nessuno deve più morire da
solo", i direttori dei reparti e delle Asl devono adottare con
urgenza il 'Documento di umanità e sicurezza di stabilimento',
per consentire le visite in ospedale ai pazienti in fase di
criticità clinica, in considerazione "del bisogno oggettivo
particolare e delle straordinarie necessità di natura
psicologica".
La Giunta regionale guidata da Michele Emiliano potrà dettare
le modifiche operative per la semplificazione delle procedure.
Le disposizioni della legge si applicano anche agli ospiti delle
strutture socio-assistenziali. Dopo la pubblicazione in Gazzetta
ufficiale e l'entrata in vigore della legge, le Asl dovranno
adottare un proprio regolamento seguendo gli indirizzi generali.
"È una legge che parla al cuore e sono orgogliosa che il
nostro Consiglio regionale sia stato il primo in Italia ad
averla approvata", commenta la presidente del Consiglio
regionale, Loredana Capone. "Non è un caso - prosegue - che
questa piccola rivoluzione di umanità parta dalla Puglia. Non lo
è perché qui la prossimità non è un'ambizione ma una certezza,
una carezza sull'anima che non si fa mai aspettare e che, in un
momento così terribile come quello che viviamo, serve come il
pane". "Hanno toccato - conclude Capone - le parole del
consigliere Tutolo, firmatario della proposta di legge, che in
Aula ha letto la lunga lettera di una delle tante figlie e figli
che non hanno potuto dare l'ultimo saluto al proprio papà".
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