(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Si parte dalla "semplificazione e
razionalizzazione normativa tramite la predisposizione di un
"codice tributario", e si va verso l'abolizione dell'Irap (e sua
sostituzione con un'addizionale Ires e eventualmente Irpef) e
verso una riforma del sistema della riscossione, "sia nelle
regole verso i contribuenti (con un'unica modalità di dilazione
dei pagamenti, valida anche per l'autotassazione; sistema degli
aggi e degli interessi di mora meno iniquo e la semplificazione
delle procedure di notifica ed esecutive), sia nelle regole
relative al rapporto tra l'Ente impositore e l'incaricato della
riscossione". Sono le 8 priorità del Consiglio nazionale dei
commercialisti, che ha presentato oggi il suo 'Manifesto per la
riforma del sistema tributario'. "Per la prima volta dopo
decenni - ha affermato il presidente nazionale della categoria,
Massimo Miani - c'è la concreta possibilità di mettere mano ad
una riforma organica del sistema fiscale". Gli altri punti del
'Manifesto' sono "parità di trattamento tra lavoratori
dipendenti, autonomi e imprenditori individuali e riduzione
delle aliquote relative al terzo scaglione di reddito, rilevanza
del risultato economico di esercizio ai fini della
determinazione del reddito di impresa ed eliminazione dei
disallineamenti rispetto all'imponibile fiscale, rapporto
fisco-contribuenti più equilibrato", e "organi di giurisdizione
tributaria composti da giudici professionali, a tempo pieno e
specializzati, con obbligo di formazione continua". Ultimo
tassello, cui Miani tiene, perché utile alla tenuta dei redditi
dei commercialisti, è il rilancio delle aggregazioni
professionali, stabilendo "neutralità fiscale delle operazioni
di riorganizzazione delle attività di lavoro autonomo e
determinazione opzionale per cassa dei redditi delle Società tra
professionisti (Stp) di capitali". (ANSA).