(ANSA) - ROMA, 14 GIU - "Dal 1994 sono intervenute numerose
norme che hanno assimilato" gli Enti di previdenza privati alla
Pubblica amministrazione, e che "quindi, vanno in
controtendenza, rispetto alla disciplina del 1993 - 94, che
sottraeva al regime pubblicistico" le Casse professionali, che
adesso "dovrebbero fare muro" contro la graduale volontà del
Legislatore di "attrarle nell'area della Pa". Parola dell'ex
giudice della Corte costituzionale Sabino Cassese, intervenuto
oggi pomeriggio ad un seminario voluto dall'Adepp,
l'Associazione degli Enti previdenziali presieduta da Alberto
Oliveti, a Roma, per affrontare il tema dell'autonomia del
comparto. Secondo lo studioso, che ha ripercorso le 'tappe'
normative che hanno generato quella che ha definito una
"involuzione", rispetto allo spirito dell'istituzione delle
Casse private, diverse norme, dal 2009 al 2016, hanno avuto
"finalità di contenimento della spesa pubblica". Ma, ha
aggiunto, gli Enti pensionistici "non concorrono alla formazione
del patrimonio pubblico, perché le loro risorse sono costituite
con contributi di privati professionisti e sono destinate ad uno
scopo specifico. Su di esso e sulla sua gestione non possono
applicarsi norme relative al contenimento della spesa pubblica,
sia perché gli Enti sono privati, sia perché le risorse gestite
non provengono dal tesoro dello Stato", ha spiegato Cassese,
dinanzi ad una platea di presidenti, direttori e rappresentanti
del mondo della previdenza privata e delle libere professioni.
(ANSA).