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CRV - Consiglio Veneto approva all’unanimità Progetto di legge 182

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CRV - Consiglio Veneto approva all’unanimità Progetto di legge 182

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

per realizzare a Verona il Museo internazionale del vino

06 giugno 2023, 15:41

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 6 giu. 2023 -      Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi all’unanimità il Progetto di legge n. 182, di cui è primo firmatario Enrico Corsi (Lega-LV), “Modifica della L.R. 7 settembre 2000, n. 17, ‘Istituzione delle strade del vino e di altri prodotti tipici del Veneto e iniziative per la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta’ e successive modifiche e integrazioni”.

La proposta normativa, già licenziata in modo trasversale dalla Terza commissione, è stata illustrata in Aula dal Relatore, il consigliere Enrico Corsi: introduce, dopo l’articolo 6 - ter della L.R. n. 17/2000, l’articolo 6 - quater ‘Concorso regionale alle iniziative assunte dalla Fondazione Museo del Vino (MUVIN) in Verona’, in base al quale la Giunta regionale è autorizzata a concorrere alle iniziative assunte dalla Fondazione per realizzare il Museo internazionale del vino, finalizzato alla promozione della cultura materiale della vite e del vino e alla valorizzazione della tradizione enologica e delle peculiarità culturali e turistiche del territorio.

Il Relatore Corsi, nel suo intervento, ha sottolineato come “in Italia, pur essendo Paese leader per qualità e produzione del vino, non esiste un Museo internazionale del vino, al contrario di altri Paesi, come Francia, Spagna e Portogallo. Eppure, la produzione vitivinicola caratterizza il territorio nazionale e regionale e, in particolare, la provincia di Verona. E ricordo che la città scaligera ospita annualmente la manifestazione fieristica del Vinitaly, vetrina internazionale per i produttori che ogni anno possono presentare le loro eccellenze”. “Il Museo sarà internazionale – ha chiarito Corsi - ma guarderà con molta attenzione ai nostri territori, a iniziare dalle Colline del prosecco. Sarà una realtà che cercherà di fare rete con gli altri Musei internazionali già esistenti e che insegnerà cos’è il vino, come si produce, come si possa abbinarlo con le diverse tipologie di cibo che caratterizzano le regioni italiane. Il Museo creerà posti di lavoro, darà una nuova linfa al turismo, farà ulteriormente conoscere i nostri territori”.

Saranno ammesse a contributo regionale le iniziative funzionali al perseguimento delle finalità della Fondazione MUVIN: realizzazione di sito internet multimediale, che illustri il percorso di progressiva istituzione del Museo del vino e le sue caratteristiche di promozione del prodotto e del territorio, anche sotto il profilo turistico e culturale; attivazione di collaborazioni con le Università degli Studi del Veneto, per il sostegno a iniziative di ricerca e sviluppo nel settore vitivinicolo; interventi di alta formazione e aggiornamento delle figure professionali che operano in questo ambito; promozione delle iniziative della Fondazione su riviste e canali web tematici e presso i Musei del vino già istituiti in Italia ed all’estero, anche al fine di pervenire, non solo alla definizione di una rete di condivisione di esperienze, ma anche alla definizione di percorsi turistico- culturali.

Saranno altresì ammesse a contributo, per la promozione della conoscenza delle caratteristiche di eccellenza della produzione vinicola, dei suoi caratteri tipici e tradizionali, in quanto legati alle tecniche di coltivazione e ai luoghi di origine e alla identità culturale e turistica del territorio: la promozione di convegni, conferenze e manifestazioni, in Italia ed all’estero, per diffondere la conoscenza della cultura del vino e della produzione vitivinicola del territorio; la partecipazione a webinar, workshop e fiere tematiche, nazionali ed internazionali.

Durante la discussione generale, vivo apprezzamento per il Progetto di legge è stato espresso dai consiglieri regionali veronesi.

Stefano Valdegamberi (Misto) ha affermato che “il Museo internazionale del vino rappresenta un riconoscimento importante per il territorio veronese e celebra un prodotto che ha alle spalle una storia millenaria. Si dà corpo a un progetto ambizioso, volto a realizzare non solo un museo, ma un vero e proprio centro internazionale di promozione del vino, un faro mondiale su questo prodotto”.

Marco Andreoli (Lega- LV), presidente della Terza commissione in cui è stato incardinato il Pdl, ha sottolineato che “la proposta normativa colma una grande lacuna, dato che l’Italia, pur all’avanguardia nella produzione vitivinicola, non ha ancora un Museo internazionale del vino. La Regione del Veneto ha giustamente deciso di cogliere questa preziosa opportunità, diventando protagonista e baricentro nazionale e internazionale del mondo del vino”.

Alberto Bozza (FI), nell’appoggiare il Pdl, ha evidenziato che “il Museo rappresenta una grande opportunità e un luogo di confronto culturale e dinamico sul mondo del vino, sulla sua storia, la sua cultura, le tecnologie e le innovazioni. È strategico che il Museo trovi collocazione in Veneto, e in particolare a Verona, territori caratterizzati da un importante comparto vitivinicolo, che ha saputo fare sistema e che ospita la fiera internazionale del Vinitaly. Il Veneto deve diventare ambasciatore internazionale del buon vino nel mondo. E il Museo potrà anche favorire un momento di confronto all’interno dell’Unione europea per riaffermare i principi e i valori legati alla produzione vitivinicola, la nostra cultura e la nostra storia”.

Anna Maria Bigon (Pd) ha posto l’accento sul fatto che “il Museo avrà soprattutto una importante funzione di ricerca, di rafforzamento della nostra identità, anche culturale, di promozione delle eccellenze e delle bellezze del nostro territorio: ecco perché siamo favorevoli a questa proposta normativa”.

Per il consigliere trevigiano Tommaso Razzolini (Fdi) “il Museo dovrà creare un forte legame con tutto il territorio veneto, a iniziare dalle Colline del prosecco, promuovendo il vino, l’enogastronomia, la nutrizione, i paesaggi, le eccellenze legate al Made in Italy”.

Cristina Guarda (EV) ha osservato come sia “giusto che il Museo del vino abbia sede a Verona, per ridare attenzione a un territorio spesso trascurato e che invece si caratterizza per produzioni di qualità. E auspico che il Museo possa favorire nuove occasioni di confronto tra gli agricoltori veneti, al fine di studiare nuove tecniche produttive in grado di gestire i cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente”.

Giuseppe Pan (Lega- LV) ha rimarcato come “il Museo ha soprattutto un valore culturale e potrebbe rappresentare un Vinitaly che si protrae per un anno intero, con importanti ricadute economiche e turistiche”. Pan ha anche auspicato “la creazione di un vero e proprio Polo museale veronese incentrato sul mondo del vino” e ha ritenuto positivo che “la Regione del Veneto possa partecipare attivamente a questo progetto intorno al quale c’è già un forte interesse a livello ministeriale”.

Elena Ostanel (VcV), nell’esprimere apprezzamento per la proposta normativa, ha chiesto tuttavia che “il Museo del vino possa anche essere improntato alla sostenibilità, sensibilizzando intorno alla necessità di ridurre i pesticidi, offrendo così un prodotto sano e appunto sostenibile”.

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