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CRV - Bilancio: continua l’esame degli emendamenti alla Nota di Aggiornamento del DEFR 2021/2023

PressRelease

CRV - Bilancio: continua l’esame degli emendamenti alla Nota di Aggiornamento del DEFR 2021/2023

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Nel corso della sessione pomeridiana dei lavori d'Aula

17 dicembre 2020, 17:45

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Bilancio – Esame degli emendamenti alla Nota di Aggiornamento del DEFR 2021/2023 (Parte QUARTA)

(Arv) Venezia 17 dic. 2020 - Nel pomeriggio, l’Assemblea Legislativa di palazzo Ferro Fini ha lavorato ancora sull’esame degli emendamenti relativi alla Nota di Aggiornamento del DEFR 2021/2023.

Con riferimento alla Missione relativa alle Politiche sociali e familiari, Anna Maria Bigon (PD) è intervenuta per sostenere “l’uguaglianza di genere, che ha anche una importante ricaduta economica. Vanno previsti percorsi di sostegno psicologico a favore delle donne vittime di violenza”. Vanessa Camani ha appoggiato con grande convinzione “il sostegno per contrastare la violenza di genere che, malgrado gli ingenti sforzi fatti, anche grazie al lavoro dell’Assessore Lanzarin, è in rapida salita a causa delle restrizioni dovute al Covid che hanno costretto le famiglie all’interno delle mura domestiche. Dobbiamo innanzitutto costruire una sensibilità nelle donne che le porti a denunciare le violenze subite, creare quindi luoghi protetti in cui le vittime si possano rifugiare dopo la denuncia, aiutare le donne a superare il trauma psicologico subito e nel reinserimento lavorativo. Purtroppo, questo è un ambito in cui non si fa mai quanto necessario nonostante, ripeto, il lodevole impegno profuso”.

Bigon ha poi chiesto “di portare progressivamente i servizi alla gratuità. E in Veneto c’è bisogno di personale in grado di recarsi presso il domicilio delle persone più fragili”. L’esponente Dem ha denunciato “la mancanza di Operatori Socio Sanitari all’interno delle Case di riposo; vanno formati più OSS, anche prevedendo agevolazioni finanziarie per incentivare la frequenza dei corsi”. “Bisogna pensare anche a progetti extra scolastici per i bambini e va incentivata la costruzione di nuove scuole per l’infanzia, a sostegno delle famiglie”, ha aggiunto Bigon, con l’appoggio della collega Ostanel. L’esponente de ‘Il Veneto che Vogliamo’ “ha anche invitato la Regione “a sostenere di più gli asili nido e tutto il mondo dell’infanzia, che ha bisogno di occasioni di socializzazione anche al di là dell’ambito familiare”. Ostanel ha invitato la Regione a “sostenere di più le donne vittime di violenza, anche sotto l’aspetto economico e dell’inserimento lavorativo”.

Francesca Zottis (PD) ha posto l’attenzione “sui servizi per la non autosufficienza, su cui vanno fatti investimenti maggiori”. “Va supportata di più la rete dei Consultori familiari, un servizio essenziale”, ha continuato la consigliera Dem. Cristina Guarda (EV) ha invitato la Regione a “investire anche sugli strumenti per agevolare la mediazione culturale”.

In ambito sanitario, Anna Maria Bigon ha chiesto alla Regione di “riprogrammare l’intero settore, partendo da investimenti mirati per potenziare il personale, di cui siamo carenti. Serve uno sforzo ancora maggiore, finanziando più Borse di studio, in particolare per implementare il numero di infermieri, non solo negli ospedali ma anche nelle Case di riposo. E la Regione deve incentivare il personale medico a lavorare anche in zone svantaggiate. Abbiamo una grave carenza di professionalità in ambito psichiatrico: penso a tanti ragazzi giovani lasciati per troppo tempo in balia all’interno di strutture non qualificanti; qui non c’è eccellenza, serve un deciso cambio di passo da parte. Non può passare un documento importante come il Defr senza affrontare il problema della salute mentale. Alcuni diritti fondamentali non vengono tutelati a sufficienza”. Per Anna Maria Bigon, inoltre, “vanno inseriti nel Defr interventi per combattere il diabete e promuovere una alimentazione e stili di vita corretti, a tutela della salute. Va aumentata la copertura vaccinale all’interno del personale sanitario: non possiamo mettere a rischio la salute delle persone più fragili. Dobbiamo lanciare il messaggio che il vaccino deve essere fatto”. Su quest’ultimo tema, appoggio convinto da parte del Capogruppo Dem Possamai: “E’ fondamentale comunicare in modo corretto in ordine alla vaccinazione anti Covid”. Anche per Zottis “il vaccino deve essere quasi obbligatorio, altrimenti il concetto di libertà rischia di essere distorto”. Francesca Zottis ha sostenuto l’intervento della collega Bigon sulla salute mentale infantile: “Non stiamo discutendo l’operato della Regione, chiediamo solo che questo tema venga attenzionato maggiormente ed inserito quale obiettivo strategico; nessun attacco quindi, ma semplicemente una presa d’atto”. Bigon e Guarda hanno chiesto “più supporto agli SPISAL per accrescere la prevenzione degli infortuni sul lavoro: servono più operatori”.

Anche la collega Vanessa Camani ha invocato “più Borse di studio. Dobbiamo andare verso questo tipo di programmazione”, mentre Andrea Zanoni (PD) ha chiesto di “mettere in relazione le tipologie tumorali con i dati relativi agli impatti ambientali”.

E’ intervenuto l’Assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, che ha innanzitutto spiegato come “in relazione alla violenza di genere, negli ultimi cinque anni si è lavorato molto bene, trovando consenso e unanimità di vedute tra forze di maggioranza e minoranza, che ci ha permesso di raggiungere obiettivi significativi. Ci siamo ben coordinati con la normativa nazionale, abbiamo coinvolto l’edilizia abitativa e promosso l’inserimento lavorativo delle donne. È stato snellito il sistema di assegnazione dei finanziamenti alle strutture. È stato formato il personale dedicato che lavora nei Pronto Soccorsi e riservati percorsi alle donne vittime di violenza di genere. In Veneto ci sono anche 8 centri per maltrattanti. Abbiamo stretto un importante accordo con Confindustria Veneto per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza”. “Quanto alla famiglia – ha aggiunto Lanzarin – ricordo che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una Legge Quadro che, tra altri aspetti, sostiene la natalità, le famiglie numerose, monoparentali, con bambini orfani, prevede asili nido gratuiti per persone che si trovano in difficoltà. Molti degli emendamenti presentati, in ambito di Politiche sociali, riguardano in realtà interventi che la Regione ha già predisposto. Per quel che mi riguarda, lo ribadisco, su questa tematica non ci possono essere colori politici”. “E sugli OSS dico che negli ultimi anni i corsi hanno avuto poca appetibilità pur a fronte di una necessità sempre più forte. Siamo intervenuti sulla parte economica stanziando diversi milioni di euro per agevolare quanti intendano seguire questa strada formativa”, ha proseguito l’Assessore.

“Ricordo che la programmazione del fabbisogno di personale sanitario non è di competenza regionale – ha chiarito Manuela Lanzarin – ma il Veneto è la regione che stanzia più soldi per finanziare Borse di studio, dieci milioni. Sicuramente c’è bisogno di una forte programmazione in questo ambito ma noi, anche grazie alle Università di Padova e Verona, abbiamo fatto il massimo”. “Il Piano Socio Sanitario 2019- 2023, con le relative Schede ospedaliere, ha individuato negli Ospedali HUB dei sette capoluoghi provinciali reparti di neuropsichiatria infantile per sostenere i giovani nel delicato passaggio dalla fase infantile a quella adulta. Siamo consapevoli che si tratta di un servizio essenziale” - ha aggiunto Lanzarin replicando in particolare alla consigliera Bigon - “Non serve inserirlo nel Defr, è già contenuto nella programmazione sociosanitaria”.

“La Regione, negli ultimi anni, ha accresciuto il numero di operatori degli Spisal: non è ancora sufficiente, ma abbiamo intrapreso la strada giusta”, ha spiegato l’Assessore. “E annuncio che la prossima settimana verranno pubblicati i dati sull’attività del Registro tumori, una struttura importante che va sicuramente potenziata anche grazie all’analisi dei dati ambientali”, ha continuato Lanzarin.

“E sui vaccini antinfluenzali, ricordo che il Veneto in estate ha raddoppiato le dosi del 2019 – ha affermato l’Assessore regionale - Il processo di distribuzione è quasi completato. Sicuramente, abbassando l’età a 60 anni, i numeri sono aumentati e questo ha creato difficoltà ulteriori. La vaccinazione anti Covid inizierà a gennaio, abbiamo previsto un Tavolo di lavoro che coinvolga i diversi livelli operativi per una comunicazione informativa giusta e corretta, accompagnata da una forte raccomandazione a vaccinarsi”.

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