Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

IL CAI E RIEL PORTANO L'ACQUA AL RIFUGIO DE GASPERI

PressRelease

IL CAI E RIEL PORTANO L'ACQUA AL RIFUGIO DE GASPERI

PressRelease

Responsabilità editoriale di FROOGS

Con un finanziamento regionale, riammodernato l’impianto che garantisce all’approvvigionamento a 1800 metri d’altezza sopra Pesariis, tra le Dolomiti Pesarine

09 novembre 2021, 12:15

FROOGS

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

PressRelease - Responsabilità editoriale di FROOGS

«Un grandissimo servizio alla montagna e alla gente che frequenta questi luoghi». È così che Alessandro Benzoni, presidente del Cai di Tolmezzo fino al mese scorso quando ha passato la mano a Pietro De Faccio, racconta l’intervento che la ditta Riel, coadiuvata dall'agenda Luca Brollo, ha compiuto per riattare il sistema che garantisce l’approvvigionamento idrico al rifugio Fratelli De Gasperi, a 1800 metri d’altezza sopra Pesariis, in Comune di Prato Carnico.

«Un lavoro non semplice per la quota cui si è svolto e perché al De Gasperi si arriva solo a piedi, non ci sono strade. Ciò ha comportato il trasporto in elicottero dei macchinari per gli scavi», sottolinea Benzoni, ricordando il percorso non semplice dal presentarsi del problema, nel 2018, alla sua soluzione durante la stagione estiva 2021. 

«Dopo aver ricevuto un contributo regionale di 50mila euro e aver realizzato il progetto esecutivo dell’intervento con lo studio Puntel Capellari di Udine – ricostruisce l’ex presidente -, siamo andati alla ricerca di una ditta che procedesse all’intervento: rifare le tubature, i collegamenti elettrici, lo scavo per lanuova vasca di raccolta d’acqua e l’installazione di una nuova pompa più efficiente per il pescaggio dell’acqua dalla risorgiva, 200 metri più a valle rispetto al rifugio». Un lavoro impegnativo «e non certo di grande margine economico», considera Benzoni, che il Cai di Tolmezzo è riuscito a realizzare in virtù delle capacità tecniche ed anche della sensibilità dell’azienda friulana, esperta nella costruzione di infrastrutture di telecomunicazioni ed energia anche in condizioni estreme. «Dopo aver avuto il finanziamento e aver realizzato il progetto non è stato facile trovare chi realizzasse l’intervento – racconta Benzoni -. I “no” sono stati diversi, finché non abbiamo incrociato questa azienda che si è subito fatta carico dell’impresa, intervenendo con uno stile che è andatooltre la mera prestazione economico-professionale. È stato un lavorone,  un vero servizio alla montagna». 

Il problema, già focalizzato da qualche anno, è definitivamente scoppiato nell’estate del 2018, quando il rifugio è rimasto senz’acqua per il prosciugarsi della sorgente da cui il sistema di acquedotto del De Gasperi si alimentava. Già di per sé non particolarmente copiosa, è stata messa a dura prova dalle estati calde, compresa quella del ’18. «Era giunto il momento di un intervento importante – ricorda l’ex presidente Cai, che ha seguito i lavori con l’allora sua vice ora presidente De Faccio -. Da qui la richiesta di contributo alla Regione e la progettazione di una sistemazione in due lotti. Il primo è quello che è stato eseguito e concluso, che ha sostanzialmente riammodernato l’esistente; il secondo, per il quale si sta pensando ai finanziamenti, prevede la captazione dell’acqua da una sorgente più importante posta a ulteriori 200 metri a valle dell’attuale», conclude Benzoni.

Al rifugio De Gasperi, aperto da giugno a settembre, negli ultimi due anni sono arrivate circa 150-200 persone al giorno per camminare e arrampicare tra le splendide Dolomiti Pesarine.

 

PressRelease - Responsabilità editoriale di FROOGS

Tutti i Press Release di Friuli Venezia Giulia

Condividi

Guarda anche

O utilizza