(ANSA) - CATANIA, 20 GEN - Hanno preso ufficialmente il via
nei giorni scorsi le attività di 'Agritech', il Centro nazionale
per lo sviluppo delle nuove tecnologie in Agricoltura, un
progetto Pnrr, di cui è capofila l'Università Federico II di
Napoli, basato sull'utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo
sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari con
l'obiettivo di favorire l'adattamento ai cambiamenti climatici,
la riduzione dell'impatto ambientale nell'agrifood, lo sviluppo
delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la
tipicità delle filiere. Un progetto che vale circa 350 milioni
di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr: un finanziamento
senza precedenti per la ricerca in agrifood. Lo rende noto
l'Università di Catania, che partecipa come socio fondatore alla
Fondazione Agritech - che mette insieme 28 atenei, 5 centri di
ricerca e 18 imprese - e svolgerà attività di ricerca nelle
tematiche connesse alla sostenibilità e all'agricoltura di
precisione con l'obiettivo di ridurre l'utilizzo dei prodotti
chimici, di meglio utilizzare le risorse naturali e migliorare
la produttività dei sistemi agricoli e zootecnici, con
particolare riguardo a quelli dell'ambiente mediterraneo.
Lunedì 23 gennaio a partire dalle 9,30 nell'Aula magna del
dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente di via
Santa Sofia 100 si terrà il workshop di presentazione delle
attività che saranno condotte dall'Ateneo catanese nell'ambito
di questo progetto Pnrr, dal titolo 'Il contributo
dell'Università di Catania per il Centro Nazionale per lo
sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura'. All'incontro
prenderà parte l'assessore regionale all'Agricoltura, allo
Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Luca Sammartino.
(ANSA).
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